
Quelli che… “per la prima volta…”
Kamala Harris ha dichiarato “Sono nera e sono fiera di essere nera. Sono nata nera. Morirò nera”.
E’ giusto che ognuno sia fiero di quello che è, solo che sottolinearlo è del tutto inutile, perché tutti gli uomini e le donne sono uguali e nessuno può vantare una qualsivoglia superiorità legata al colore della pelle.
Anche per questo non comprendo quale tappa del progresso possa costituire una nomina spacciata come titolare di un valore aggiunto basato su genere, etnia, religione: chiunque sia in grado di dimostrare di essere la persona più adatta a ricoprire un ruolo, deve potere avere il diritto di ricoprirlo.
E’ certamente frutto di un pregiudizio escludere un individuo sulla base della sua identità etnica, di genere e religiosa, ma lo è anche scegliere qualcuno solo tenendo conto di tali elementi. Vedremo se la signora Harris, dopo avere raccolto fondi per il movimento BLM che mise a ferro e fuoco molte metropoli americane nei mesi scorsi, potrà davvero essere fiera del proprio operato e non (solo) del colore della sua pelle.
Differentemente dai sedicenti democratici, che avversarono preventivamente Donald Trump fin dagli inizi, noi non giudichiamo ancora Joe Biden come 46mo Presidente degli Stati Uniti d’America, perché onestà intellettuale e buon senso vogliono che si debbano considerare solo i fatti.
I pregiudizi lasciamoli agli sciocchi ed a coloro che pensano che “la prima volta di…” (metteteci dopo quello che volete) sia la prova inoppugnabile di un vero cambiamento o di un progresso, tanto difficilmente si potrà fare meglio dell’imperatore Caligola, che durante il suo regno (37-41 d.C.), nominò senatore nientemeno che il suo cavallo…

