Abuso legalizzato
Siate sinceri. Se fosse stato un governo Salvini a esercitare il potere mediante 37 voti di fiducia e 20 Dpcm (da febbraio), coinvolgendo il Parlamento in meno del 3% degli atti sulla pandemia e indebitando il Paese per le generazioni a venire, cosa avremmo letto o ascoltato attraverso il mainstream?
Se bastò solo una frase (peraltro male interpretata) pronunciata nell’agosto del 2019 su un ipotetico mandato con pieni poteri (che voleva semplicemente significare: ‘se solo non avessi i 5Stelle a dire di no a tutto quel che propongo’) a scatenare i guardiani del regime fra talk show, articolesse, lanci di agenzia e scandalizzati interventi alle Camere, cosa mai sarebbe accaduto oggi?
E invece niente, nulla. Silenzio, accondiscendenza, censure, minacce. A questo governo in parte abusivo (il Pd non ha mai vinto alcuna elezione) e tanto sleale, per non dir di peggio (il M5S ha totalmente rinnegato i propri princìpi, i propositi di non alleanza, i programmi elettorali e Renzi non si è mai ritirato come aveva promesso) e in parte autoritario (mentre di autorevole invece nulla ha) tutto è permesso.
Fra intrallazzi eurosanitari, confusioni virologiche, super commissari la cui onnipotenza non è tanto nell’accorpare più incarichi quanto invece nel farlo solo perchè nulla si muova salvo gli affari prestabiliti sulla via della Seta, task forces numerose e inutili, zone rosse, lockdown, coprifuoco, cessioni di sovranità, esecuzione di piani sovranazionali di impoverimento e destabilizzazione, silenzi quirinalizi, opposizioni legate mani e piedi dietro il ricatto di maggioranze mobili e trasformiste, la democrazia parlamentare è morta. È morta la libertà. È morto il buon senso. È morto il dissenso. È morta la coscienza critica. È morta l’onestà intellettuale. È morta l’economia. È quasi morta l’Italia e pure gli italiani.
Dei 430 atti relativi a una pandemia (che non è tale) secretata, dai numeri inattendibili, diventata pretesto per instaurare una dittatura mediatica e sanitaria, solo il 2,7% (fonte ‘Openpolis’) ha visto il coinvolgimento del Parlamento. Si e no un terzo delle interrogazioni e delle interpellanze presentate ricevono risposte dal governo. Le norme vengono emanate con i decreti legge (forma di legge e non sostanza di legge) anche quando la Costituzione non lo prevede. Più della metà dei decreti legge si vota con la fiducia scavalcando a piè pari il dibattito parlamentare. Il Presidente del Consiglio parla in tv invece di presentarsi alle Camere anche in occasione di una legge di bilancio passata in unica lettura, con il Senato costretto a una approvazione a scatola chiusa alla faccia del bicameralismo.
Non vedete una deriva totalitaria? Allora siete parte del problema. O siete parte dei beneficiari di interventi a pioggia assistenziali, elargizioni, regalìe. Non vedete un abuso del Parlamentarismo, delle tagliole, dei ritardi? Non vedete che la fretta di approvare serve solo a gettare fumo negli occhi, visto che poi dei 138 decreti attuativi previsti dal groviglio normativo prescelto ne mancano ancora 74 e dunque tutto è fermo? Non vedete la spocchia di un governo inchiodato alle poltrone e presente solo a un quarto delle votazioni elettroniche in Parlamento?
E non vedete improvvisazione, rinvii, confusione, impreparazione, irresponsabilità? Se la vostra colf si comportasse come questo esecutivo – e con la stessa presunzione e arroganza – la licenziereste su due piedi.
E tutti quei baldi difensori della Costituzione ‘più bella del mondo’ dove sono finiti ora? Una Costituzione usata come carta igienica a giorni alterni. E tirata in ballo solo per fare della pandemia un pretesto, uno scudo, un treno per arrivare a fine legislatura fottendosene dei danni inflitti al tessuto economico-sociale-giuridico del Paese, della sottomissione allo strozzinaggio europeo e all’imperialismo cinese, calpestando e stracciando i sacri diritti inviolabili dei cittadini.
Insomma, non vedete nulla. Nessuno vede nulla. Nessuno vede la battaglia persa contro un virus dipinto per ciò che non è pur di attuare altri biechi disegni, trattato misteriosamente, confusamente. E diventato un’arma per fiaccare le ultime resistenze di un popolo ferito a morte dall’amplificazione delle paure, l’incapacità di agire con ordine efficacia e tempestività e l’ignoranza alimentata da un continuo e incessante battage del terrore. Un Paese colpito là dove dovrebbe nascere e crescere la capacità di vedere oltre le cose e invece messo ko rinchiudendo i giovani in casa (niente più sport, cinema, feste, oratori, teatri) e togliendo loro anche la scuola, la socializzazione, la vera linfa evolutiva.
No, non vedete nulla e non siete neppure sinceri. Ma siete invece ipocriti. Ed egoisti. Tanto il rischio di morire lo corrono i più vecchi. E il rischio di diventare schiavi i più giovani. A voi col culo al caldo, lo stipendio sicuro (per ora) e un presente col piatto in tavola, cosa mai potrà fregare? Se prima non si farà la fine della Grecia, col taglio di pensioni, dipendenti e stipendi anche garantiti, non lo capirete di sicuro. E dopo sarà troppo tardi. E chi oggi non comprende è complice: se mai si aprirà la caccia ai responsabili, chi oggi si gira dall’altro lato e approva farà meglio a fuggire lontano. E in fretta.
In questo ultimo mese su The Unconditional Blog abbiamo avuto l’onore di “ospitare” alcuni articoli di Lucio Rizzica, giornalista e scrittore con esperienza trentennale che ha collaborato con i principali media italiani.
Come sta capitando quotidianamente nel mondo a molti giornalisti e intellettuali scomodi, Lucio è stato silenziato da Facebook per 30 giorni.
Il motivo? Di certo non per la pubblicazione di fake news o di contenuti offensivi, ma per il semplice reato di opinione.
Noi continuiamo a pubblicare i suoi articoli.
Ma nel frattempo speriamo che sempre più persone inizino a porsi qualche domanda…
Foto di copertina: Jeremy Clausse