Alla quinta dose vi toglieranno la casa
Quando sarete ben rimbambiti dalla terza, quarta e quinta dose che naturalmente non servirà nulla se non tenervi sotto schiaffo e preoccupati per reazioni avverse a lungo termine dei preparati genetici, allora comincerà la mattanza della casa.
Ieri ho dedicato dieci righe alla sfacciataggine di miliardari che ci invitano ad essere felici senza possedere nulla, e in effetti il reset prevede che la gente venga spogliata dei suoi beni primari, il tetto sopra la testa prima di ogni cosa perché costituisce la maggiore fonte di ricchezza non ancora in mano agli squali della finanza.
Questo piano strategico comincia ovviamente dall’America, l’orrida tana degli oligarchi compassionevoli, dove il messaggio comincia ad essere insistente: “L’America dovrebbe diventare una nazione di affittuari” dice Bloomberg che elogia ciò che chiama “la liquefazione del mercato immobiliare” ed espone l’idea che “Le stesse caratteristiche che hanno reso l’acquisto di una casa un investimento conveniente e stabile stanno per finire”. The Atlantic dal canto suo scrive “Perché è meglio affittare che possedere”. E poi le pagine finanziarie da Business Insider a Forbes a Yahoo e sono pieni di articoli su come sia meglio noleggiare o affittare che possedere. Per non per parlare poi di assurdità moraleggianti del tipo “l’acquisto di una casa potrà tirare fuori il peggio di te”.
Cosa c’è dietro tutto questo che costituisce un’assoluta e improvvisa novità per lo stile di vita americano? Le principali società di investimento come Vanguard e Blackrock, insieme a società di noleggio come American Homes 4 Rent, stanno acquistando case unifamiliari in numeri record, a volte interi quartieri in un colpo solo. Pagano più del valore di mercato, il che fa aumentare i prezzi mentre la recessione creata dalla pandemia sta abbassando i salari e creando milioni di nuovi disoccupati e dunque un ulteriore incentivo alla vendita. Inoltre molte persone possiedono case acquistate prima dal crollo economico del 2008 e che oggi valgono meno di quanto sono state pagate: ovvio che vengano accettate le offerte delle società di investimento private che pagano il 10-20% in più sul valore di mercato. Magari pensano di poter ricomprare altrove, ma non è così perché proprio gli acquisti intensivi fanno lievitare i prezzi e così si rivolgono agli affitti che naturalmente vanno immediatamente in rialzo e sono aumentati quest’anno 3 volte rispetto alle previsioni dell’amministrazione federale. Proprio ieri sera il Congresso “ha fallito accidentalmente” nel prolungare il divieto di sfratto legato al Covid il che significa che già in questo fine settimana il divieto finirà ufficialmente e molte persone rischiano di vedersi pignorare le loro case o di essere cacciati dai padroni di casa.
Ma mentre in precedenza l’informazione sembrava mettere in guardia contro la discesa delle società di investimento nel campo immobiliare adesso è tutto un peana verso questi “benefattori”. Appare quasi ovvio che la casa di proprietà sia nel mirino dei nuovi signori medioevali: possedere una casa è una fonte di sicurezza per il futuro e qualcosa da lasciare ai figli, e un capitale che conferisce un’autonomia e anche uno spazio sociale. Un affittuario può essere controllato molto meglio di un proprietario: insomma è la stessa logica per la quale i lavoratori sono stati incoraggiati a contrarre prestiti e diventare schiavi del debito. Se limiti le opzioni delle persone, se le fai contare su di te per avere un tetto sulla testa, hai il controllo su di loro. Ed è appunto in questa prospettiva che è cominciata l’operazione di rapina, destinata ad accelerare man mano che si prolunga la commedia pandemica la quale sempre più sembra avere una cronologia precisa e coordinata. Tutto questo è in procinto di essere attutato anche in Italia dove si aspetta che il prolungamento all’infinito del Covid cominci ad innescare gli stessi meccanismi. Del resto di per sé il solo aumento della disoccupazione e la caduta salariale innescherà questo processo e persino sulle pubblicazioni del mattone, come ad esempio Borsa e Immobili ormai si dice che “Andare a vivere in affitto è meglio che comprare casa”.
Così a forza di dare retta a paraculi e utili idioti e alla gaia scienza dei padroni ci si ritroverà felici e senza tetto.
Illustrazione di copertina: Anna Parini