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Cosa sta succedendo

La situazione odierna mi pare molto grave e sarebbe importate capire cosa sta succedendo nel mondo. Sfortunatamente è difficile farsene un’idea sicura, soprattutto per mancanza di informazione, ma voglio comunque provare a tracciare una ricostruzione per grandissime linee degli eventi che hanno portato all’attuale catastrofe covid.

Mi sono fatto l’idea che il primo dei due avvenimenti chiave della storia recente, sia stato la caduta dell’Unione Sovietica. Quando gli USA si sono resi conto di essere inaspettatamente rimasti la sola superpotenza al mondo, hanno concluso che la cosa più importante era impedire a qualunque altro attore globale di contendergli il primato. Questo scopo è stato ricercato attraverso una serie di iniziative, la prima , la più ovvia, era la neutralizzazione di Russia e Cina. La Cina di Deng e successori è subito sfuggita di mano e con i fatti di Tien an Men ha chiarito che non avrebbe permesso all’occidente di colonizzarla di nuovo. La Russia ha sperimentato la colonizzazione americana per tutti gli anni 90, subendo disgregazioni sociali e territoriali terribili, ma poi il vecchio apparato di potere è riuscito a riportare il controllo in ambito nazionale e a rilanciare la nazione con un leader credibile e abile, Vladimir Putin. L’unica altra zona del mondo che avrebbe potuto minacciare l’egemonia americana era l’Europa che doveva pertanto essere mantenuta sotto controllo. Lo strumento principale a questo fine era ed è la NATO, che invece di essere sciolta per mancanza di scopo militare, è stata rafforzata e allargata ed ancora oggi svolge egregiamente il suo compito di controllore dell’Europa. Anche la politica di immigrazione di massa serve a indebolire l’Europa disomogeneizzando la composizione etnica, nonché distruggendo i diritti conquistati dai lavoratori europei attraverso il marziano “esercito di lavoratori di riserva” e la sostituzione della conflittualità sociale con quella tra etnie, cosa da sempre successa negli USA. L’altra grande politica estera americana è stata chiamata globalizzazione e consiste sostanzialmente nell’imporre senza indugi o adattamenti il modello sociale ultraliberista americano in tutto il mondo.

Il secondo avvenimento chiave, è stato lo sviluppo di dispositivi elettronici portatili chiamati cellulari che la gente adora portarsi appresso in ogni luogo e che, unito alla creazione di una rete mondiale interconnessa, dei grandi colossi informatici, e dei cosiddetti social media , hanno permesso di portare ad un livello mai raggiunto prima nella storia la sorveglianza ed il controllo di tutti i cittadini, tanto da consentire di progettare un vero salto di paradigma dell’organizzazione sociale, rendendo obsoleti, tra l’altro, gli stati nazionali, le democrazie liberali, il welfare state e la classe media (specie quella odiata dell’Europa occidentale: ma è mai possibile che un pidocchioso impiegato europeo possa permettersi una vacanza ai Caraibi? E allora noi, che siamo ricchi a fare?). Il controllo della rete informatica è stato in parte delegato a società private, comunque con sede negli Stati Uniti e sotto il controllo dell’apparato di potere americano, per consentire maggiore libertà di manovra e indurre minori sospetti. Il medesimo apparato, inoltre, per poter mantenere e ingrandire le sue dimensioni amministrative, industriali e militari, aveva bisogno di un nemico esterno che sostituisse i defunti comunisti. La scelta ricadde sul terrorismo islamico, che l’apparato stesso aveva contribuito a creare a scopo antisovietico e sembrava perciò affidabile e innocuo. E col terrorismo islamico sono stati costruiti spettacoli memorabili, Hollywood si è superata: aerei che colpivano due torri e ne cadevano tre, armi letali dentro provette agitate all’Onu, turisti che mescolando a bordo acqua minerale San Pellegrino e Ferrarelle fanno saltare gli aerei, truppe speciali che organizzano funerali islamici in mare senza mai mostrare il cadavere: roba straordinaria insomma.

Ma in realtà la materia prima era debolina: diciamoci la verità, quei quattro spelacchiati con la kefiah non erano credibili come nemici invincibili della più grande potenza della galassia e restava pur sempre vero che era più facile rimanere vittime di un meteorite in caduta libera dritto sulla zucca, che di un attentato terroristico. Infine, con l’irresistibile emergere della potenza cinese e con il riarmo della Russia, un nemico decente è stato ritrovato: purtroppo, però, questo nemico era in grado di minacciare davvero l’egemonia americana. Con il prestigio dell’impero in declino, per impaurire l’opinione pubblica, convincerla di avere bisogno di un protettore globale, compattarla attorno ad esso e possibilmente raggiungere il nuovo paradigma sociale intravisto grazie alle possibilità offerte dall’elettronica, sì è tentato perciò di giocare anche altre carte, ad esempio quella ambientalista, sottraendo l’argomento alla controcultura vagamente antagonista che fino ad allora lo aveva gestito, e si è tentato inoltre, probabilmente più volte, di creare un’emergenza sanitaria, partendo o meno (chi può dirlo), da un evento naturale. Ed ecco la SARS, la MERS, l’influenza suina e quella aviaria con i loro miliardi di inutili dosi di vaccino. Hollywood, che è sempre un buon indicatore dell’aria che tira, faceva da tempo film catastrofici a base di virus letali. Nell’inverno 2019\2020, uno di questi tentativi (forse con la complicità della Cina?), è infine riuscito: ed eccoci arrivati al covid.

Se il covid è il nuovo nemico esterno designato, ne consegue che non può essere mai definitivamente sconfitto, altrimenti ne occorrerebbe un altro (ricordate la guerra infinita al terrore di bushiana memoria?), per cui la situazione non può che trascinarsi per le lunghe con alti e bassi. Cavalcando una pandemia che è reale, ma molto meno pericolosa delle misure adottate per contenerla, si vogliono ottenere diversi fini. Tra cui, di sicuro, il citato cambio di paradigma, attraverso la sorveglianza ed il controllo di ogni individuo da parte di un potere opaco, impersonale e transnazionale in una misura mai sperimentata prima. I dispositivi necessari già ce li portiamo tutti gelosamente addosso, il covid da l’occasione di moltiplicarne le funzioni e renderli assolutamente indispensabili alla vita sociale.

Con opportuni “permessi” da ottenere compiendo determinati atti, sarà possibile dirigere in tempo reale ogni individuo negandogli o consentendogli di vivere o vivacchiare a seconda di come si comporta, di cosa crede, di cosa pensa, di cosa si inietta. Quale governo non farebbe carte false per ottenere questo? Il nostro, infatti le fa. Una volta introdotto il lasciapassare, e sta avvenendo proprio in questa estate 2021, esso potrà essere implementato all’infinito con autorizzazioni ad esistere da rinnovare a scadenza periodica. Per poter fare cose anche semplici, come uscire di casa, lavorare, andare al ristorante, spostarsi dal proprio comune, viaggiare più lontano, respirare senza maschera, eccetera, cose che fina ad ora erano libere per tutti, tranne i detenuti, potrebbe occorrere un permesso che sarà elargito al prezzo di determinate azioni. Intanto si comincia dalla vaccinazione, una volta completata, ci sarà probabile un nuovo richiamo, un nuovo vaccino più evoluto, una nuova variante. Poi, a seguire, qualche altro permesso legato magari alle emissioni carboniche o a qualsiasi altra cosa possa servire.

Il gioco è progettato per durare: vi pare che abbiano messo su un baraccone di questa portata per pochi mesi? La guerra al terrore, per quanto ridicola fosse la sproporzione delle forze, è durata vent’anni e, sia pure in tono minore, è ancora in corso. In questa estate 2021, è emersa una fretta inaspettata. Perché tanta fretta di concludere la vaccinazione? Tutti quelli non troppo rincoglioniti dalla propaganda, si aspettavano l’introduzione di nuove restrizioni, pene e minacce, ma solo in autunno: perché questo anticipo? Una ragione potrebbe essere che in estate la gente tende ad essere meno combattiva: va in ferie. Un’altra il fatto che ad ottobre inizierà la stagione delle malattie parainfluenzali, e se il 70% o più della popolazione sarà vaccinato e quindi immune secondo la narrativa ufficiale, il numero dei morti, dei contagiati, delle ospedalizzazioni dovrà calare almeno del 70% . Non si scappa. Altrimenti sarà messa in dubbio l’efficacia dei vaccini e sarà di conseguenza più difficile convincere i restanti a vaccinarsi. Del resto già adesso è in corso un imprevisto aumento estivo dei contagi che l’anno scorso, senza che la metà della popolazione fosse vaccinata, non si è verificato. Probabilmente è questa la ragione della fretta. Tra un po’ l’inefficacia della vaccinazione potrebbe diventare evidente.

In questo modo hanno intanto già creato un solido nemico interno, sempre indispensabile alle dittature, nella fattispecie i novax, cui dare la colpa per tutto ciò che inevitabilmente non funzionerà. Con logica ferrea, si dirà che se il vaccino non funziona, è colpa di chi non lo ha fatto. Chi ha il monopolio dell’informazione, se ne infischia della logica. D’altra parte, se la logica fosse un argomento valido, non si raggiungerebbe l’imbecillità di gregge. A suo tempo poi, ci sarà da far pagare i costi del generoso salvataggio del popolo. Ci sarà da ripianare i deficit spaventosi creati dagli stati per la campagna covid, ovviamente molto più costosa di quanto sarebbe stato mantenere integra la vecchia sanità pubblica. La differenza, essenziale è che i profitti vaccinali vanno alla Pfizer, quelli che crea la sanità pubblica sono distribuiti alla popolazione: l’uso peggiore che si può fare dei soldi per l’ideologia corrente. Quindi il rimborso per i vaccini, i vaccinatori, le mascherine, i banchi a rotelle e i monopattini, sarà richiesto a tutti i cittadini, metropolitani e coloniali, tranne, naturalmente la ristrettissima elite dei salvatori.

E la Russia e la Cina che ruolo giocano in tutto questo? Un ruolo, io penso, quanto mai ambiguo. Non credo che dovremmo attenderci appoggi politici di sorta da questo lato: quelli non se ne fanno di nulla dei viziati popoli occidentali. Anche a loro, certamente, piacerà la possibilità di controllo e sorveglianza che il nuovo paradigma sociale in costruzione offre. Di certo cercheranno anche di approfittare dell’enormità del disastro che sta travolgendo l’occidente, ma solo a loro vantaggio. Nel medio periodo vedo un occidente, sempre più autocratico, impoverito dalla distruzione della classe media e di interi rami industriali, che si avvita su se stesso e la Cina, che autocratica già lo è, continuerà comunque a sostenere l’aumento del benessere interno che le porta consensi, e ne uscirà facile vincitrice. Tutto sommato questa mi pare una ricostruzione ragionevole degli eventi che hanno portato alla situazione attuale. Ma ammettiamo pure che sia vera, invece, la ricostruzione ufficiale, quella che ci propone a reti unificate la televisione e i suoi professoroni che ci paragonano a sorci. D’altra parte persino un gentiluomo di tal fatta potrebbe avere ragione. I dati sulle vaccinazioni fine luglio ci dicono che: Il 51,6% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Il 11,8% è in attesa di seconda dose. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose – è almeno parzialmente protetto Il 63,4% della popolazione italiana. Considerando solo gli over 12, oggetto della campagna vaccinale, la percentuale di almeno parzialmente protetti è del 70,3% mentre il 57,2% è completamente vaccinato (fonte: https://lab24.ilsole24ore.com/vaccinazioni-mondo/).

Il generale Figliolo, d’altra parte, ci assicura che ogni giorno vengono vaccinate 500.000 persone: in 10 giorni sono 5 milioni, in un mese 15 milioni. Siamo dunque in una botte di ferro: se il vaccino davvero funziona, Il problema pandemia è praticamente superato. Di qui a un paio di mesi rimarrà una piccola minoranza di non vaccinati: quelli che non si vaccinano per convinzione e quelli che non possono per malattie pregresse. Ma che importa? Tanto tutti gli altri sono protetti dal vaccino. Nei grandi numeri, non si arriva mai al 100%. E se muore qualche novax, be, non è per augurare il male a nessuno, ma ce ne faremo una ragione. Il problema, ripeto, è risolto: è quindi tempo di abrogare lo stato di emergenza e tutte le leggi eccezionali, come, seguendo la logica, ha fatto o provato a fare, Boris Johnson in Inghilterra. Però, non mi pare, che stia succedendo questo, anzi accade proprio il contrario, nuove e più severe misure vengono prese. Perché? Perché lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 dicembre se il problema è risolto? Figliolo, parlaci, cosa sta succedendo?

Nestor Halak

comedonchisciotte / Illustrazione di copertina: Nathalie Lees

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