Attualità,  Società

Costi e benefici

Nelle discussioni di quest’ultimo periodo in molti hanno sollevato dubbi e osservazioni sulla sicurezza dei “vaccini” anti-covid in uso in Europa e negli USA; molti hanno evidenziato uno straordinario incremento nelle segnalazioni di effetti avversi, in rapporto alle somministrazioni, rispetto a vaccini tradizionali (ad esempio su V.A.E.R.S); molti altri hanno riportato impressionanti incrementi nei casi di specifiche forme di decesso nell’anno in corso, forme di decesso compatibili con effetti avversi da vaccino (malore improvviso, decesso nel sonno).

È tuttavia molto difficile e faticoso riuscire a risalire sempre alle fonti, spesso presenti in database di complessa consultazione, e perciò se, e nella misura in cui, non sono in grado di ricostruire le fonti, preferisco di solito fare riferimento nelle discussioni sugli eventi avversi da “vaccino”alla letteratura scientifica già disponibile, la quale testimonia oramai con una certa ampiezza l’esistenza di alcuni effetti assai seri.[1] 

Tutto ciò, tuttavia, non sembra interessare minimamente coloro i quali hanno deciso di aderire a corpo morto alla propaganda governativa. Questi, se si prendono la briga di scendere dal cavallo su cui si immaginano e di prendere in considerazione l’esistenza di questi problemi, liquidano l’argomento dicendo che, anche se i “vaccini” in questione avessero un certo numero di gravi effetti collaterali, si tratterebbe comunque di un rischio basso, inferiore a quello legato al contrarre il Sars-Cov-2. 

Ora, in tempi normali questo controargomento sarebbe defunto alla nascita, sulla base del fatto che, dopo tutto, uno può anche non contrarre affatto la malattia, mentre l’inoculazione è qualcosa che un soggetto sano fa intenzionalmente su di sé, dunque non è possibile mettere in competizione danni eventuali per un evento certo (inoculazione) con danni eventuali per un evento solo possibile (malattia). Ma non siamo in tempi normali e dunque c’è bisogno di argomenti molto più solidi del solito (e probabilmente neanche così sufficienti).

In quest’ottica ho provato a consultare i dati del principale organismo di monitoraggio europeo sulla mortalità generale (Euromomo),[2] che mi è stato cortesemente segnalato da amici, dove ho trovato alcuni grafici interessanti, che però richiedono un po’ di interpretazione per essere illustrativi. 

Questi grafici concernono la mortalità media per qualunque causa e sono stati generati con i dati di 29 paesi partecipanti: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Germania (Berlino), Germania (Assia), Grecia, Ungheria, Irlanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito (Inghilterra), Regno Unito (Irlanda del Nord), Regno Unito (Scozia), Regno Unito (Galles) e Ucraina. Per l’anno in corso arrivano fino alla settimana 43.

Il sito presenta un disclaimer relativo alla possibilità di ritardi nell’invio dei dati nazionali per l’anno in corso. Un eventuale ritardo potrebbe al caso correggere i dati solo nel senso di un aumento della mortalità per l’anno in corso 2021.

Nei grafici vediamo una comparazione della mortalità negli ultimi tre anni: 2019 (linea grigia), 2020 (linea blu), 2021 (linea azzurra).

Nella prima coppia di grafici vediamo l’andamento generale, per tutte le fasce d’età e quello per la fascia infantile (0-14).

Possiamo qui notare innanzitutto, relativamente all’insieme di tutte le fasce d’età, come – abbastanza intuitivamente – nel 2019 i decessi in Europa siano stati significativamente inferiori sia al 2020, sia al 2021. Essendo 2020 e 2021 anni pandemici il dato è facilmente interpretabile. 

Quanto alla fascia 0-14 la mortalità 2019 appare paradossalmente più alta che nel 2020 e nel 2021, Ma a bene vedere questo dato è facilmente interpretabile: il Covid non ha toccato significativamente le fasce più giovani e le restrizioni alla vita normale negli anni pandemici hanno plausibilmente creato meno occasioni di esporsi a pericoli esterni.

Se andiamo alle successive tabelle i grafici si fanno però intriganti.

Vediamo infatti come sia nella fascia 15-44, sia in quelle 45-64 e 65-74 la mortalità risulti marcatamente superiore nel 2021 sia rispetto al 2020 che al 2019. Il 2020 è l’anno inaugurale della pandemia da covid e trovare dati di mortalità superiori al 2019 è ciò che ci aspetteremmo. Ma il 2021 è l’anno delle vaccinazioni anti-covid, iniziate a gennaio. E qui la domanda è: com’è possibile che con le vaccinazioni i decessi siano stati più che senza le vaccinazioni? 

La risposta che probabilmente arriverà da parte del fronte vaccinista è che è colpa della variante Delta, e che se non fosse stato per i vaccini sarebbe stato molto peggio. Può ben darsi. Non abbiamo mai nella storia il lusso di una controprova, non possiamo creare experimenta crucis che discernano con certezza tra interpretazioni diverse. Che i vaccini abbiano effetti di contenimento delle conseguenze patologiche del covid sembra provato. Si discute di quanto grande sia questo contenimento, e di quanto duri, ma che un effetto di copertura ci sia, sembra certo. La domanda interessante però è: riusciamo ad avere qualche indizio da questi grafici intorno ai costi e benefici comparativi del vaccinarsi rispetto al non essere vaccinati? Almeno rispetto alle fasce d’età?

Quello che abbiamo già visto è che nella fascia infantile, la quale salvo una frazione di 12-14enni, non è stata vaccinata, l’effetto della variante delta non ha prodotto effetti significativi: le curve di mortalità del 2020 e del 2021 si intersecano con una leggera crescita nella seconda parte del 2021, ma il livello di impatto complessivo rimane comunque bassissimo, con dati inferiori alla mortalità media di base.

Quanto alla variante Delta, è utile ricordare che essa compare in Europa in maniera significativa soltanto dopo aprile 2021 (in Italia a maggio 2021 è ancora al 4%), dunque attribuirle l’incremento di mortalità del 2021, che avviene dall’inizio dell’anno, è privo di senso. 

Ciò che invece accomuna tutta Europa da gennaio 2021 è l’inizio della campagna vaccinale.

Una lettura, naturalmente approssimativa e solo possibile, che si offre è che nelle fasce che presentano una mortalità da covid relativamente bassa, l’incidenza protettiva del vaccino è inferiore all’accresciuto rischio dato dall’inoculazione stessa. Se togliamo di mezzo la variante Delta, guardando ai primi 4-5 mesi di quest’anno, vediamo che la mortalità 2021, con vaccinazioni dai primi di gennaio, rimane costantemente più alta del 2020 (inclusa la prima ondata tra marzo e aprile)

Questa osservazione non è ancora decisiva, visto che non abbiamo modo per districare completamente decessi da vaccino rispetto a decessi da covid, tuttavia ci può dare qualche utile indicazione se la confrontiamo con le tabelle successive.

Se ricordiamo che, dati ISS, l’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82), riusciamo a dare senso sia alle tabelle precedenti che a quelle seguenti. 

Qui sotto si vede come per le fasce più anziane, dove la letalità del covid è più elevata, la vaccinazione sembra effettivamente produrre un contenimento del rischio complessivo di morte. Se guardiamo la curva del 2020, vediamo che essa inizia ad alzarsi da marzo, con l’arrivo della prima ondata, e a quel punto la curva dei decessi in presenza di pandemia diventa più alta di quella in presenza di vaccinazione (2021). Significativamente più alta per gli over 85.

Queste osservazioni non possono essere risolutive perché i dati a disposizione, per quanto solidi, sono dati grezzi, e opachi circa le circostanze di morte che qui non sono descritte. Tuttavia credo che qualunque uomo di scienza (medica) che abbia non solo scienza ma anche coscienza, dovrebbe esaminare seriamente da subito la possibilità che i vaccini messi a disposizione ad oggi in Europa presentino profili di rischio ben più elevati di quelli ufficiali e che una valutazione costi-benefici della campagna vaccinale debba essere rifatta da capo (se è mai stata fatta); dovrebbe chiedere conto in dettaglio della mortalità corrente per tipologia di decesso e svolgere analisi comparative per anno; e, soprattutto, dovrebbe rigettare come un rischio inaccettabile, fino ad ampia e durevole prova contraria, l’idea di vaccinare le fasce più giovani.[3] 

Rassicurazioni a spanne sulla base dei sentito dire governativi non sono eticamente accettabili.

Prof. Andrea Zhok

Note:

[1] • Pomara C., et al. Post-mortem findings in vaccine-induced thrombotic thombocytopenia https://haematologica.org/article/view/haematol.2021.279075

• Perry et al., “Cerebral venous thrombosis after vaccination against COVID-19 in the UK: a multicentre cohort study”, in The Lancet 

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)01608-1/fulltext

• Jane Woo, et al., “Association of Receipt of the Ad26.COV2.S COVID-19 Vaccine With Presumptive Guillain-Barré Syndrome – February-July 2021”,  JAMA, October 7, 2021, doi:10.1001/jama.2021.16496

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2785009

• Per un sunto giornalistico: https://quifinanza.it/info-utili/video/vaccino-covid-effetti-collaterali-johnson-astrazeneca/516937/?fbclid=IwAR3FwN0wn0hKUWDGpSw-fZXjCgD7mIdNj-0XTB6-Mr8GnvXkumfl-sfJ-mA 

• Saif Abu Mouch, et al., Myocarditis following COVID-19 mRNA vaccination, in Vaccine  (https://doi.org/10.1016/j.vaccine.2021.05.087);

• Supriya S. Jain et al., COVID-19 Vaccination-Associated Myocarditis in Adolescents, in Pediatrics, 2021 – doi: 10.1542/peds.2021-053427 https://pediatrics.aappublications.org/content/early/2021/08/12/peds.2021-053427 

• George A. Diaz et al., Myocarditis and Pericarditis After Vaccination for COVID-19

https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2782900

• Montgomery et al., Myocarditis Following Immunization With mRNA COVID-19 Vaccines in Members of the US Militaryhttps://jamanetwork.com/journals/jamacardiology/fullarticle/2781601

• Rose et al., A Report on Myocarditis Adverse Events in the U.S. Vaccine Adverse Events Reporting System (VAERS) in Association with COVID-19 Injectable Biological Products, in Current Problems in Cardiologyhttps://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0146280621002267?via%3Dihub 

• Aye et al., Acute myocardial infarction and myocarditis following COVID-19 vaccination, in International Journal of Medicine, 29 September 2021

https://academic.oup.com/qjmed/advance-article/doi/10.1093/qjmed/hcab252/6377795

• Bakir M, Almeshal et al., Toxic Epidermal Necrolysis Post COVID-19 Vaccination – First Reported Case, in Cureus 13(8): e17215. doi:10.7759/cureus.17215

https://www.cureus.com/articles/68051-toxic-epidermal-necrolysis-post-covid-19-vaccination—first-reported-case?fbclid=IwAR2CoiEiCY3-7Yv3dzhPC8Id3lbERhZTYmAYPd6nicNKPctQ2RNXEHlYawE

• Darrell, O. Ricke, Two Different Antibody-Dependent Enhancement (ADE) Risks for SARS-CoV-2 Antibodies, in Front. Immunol. 12:640093. doi: 10.3389/fimmu.2021.640093

• Nouara Yahi et al., Infection-enhancing anti-SARS-CoV-2 antibodies recognize both the original Wuhan/D614G strain and Delta variants. A potential risk for mass vaccination?, in Journal of Infection

https://www.journalofinfection.com/article/S0163-4453(21)00392-3/fulltext?fbclid=IwAR2At6Gy3AnLPHY4pWtKpJb3SmeQ1RljYplRz_oVopGew_YepQQLecA9X0Q

• Cheng et al., Factors Affecting the Antibody Immunogenicity of Vaccines against SARS-CoV-2: A Focused Review

https://www.mdpi.com/2076-393X/9/8/869

• Watad et al, Immune-Mediated Disease Flares or New-Onset Disease in 27 Subjects Following mRNA/DNA SARS-CoV-2 Vaccination

https://www.mdpi.com/2076-393X/9/5/435

• Talotta, R., Do COVID-19 RNA-based vaccines put at risk of immune-mediated diseases? In reply to “potential antigenic cross-reactivity between SARS-CoV-2 and human tissue with a possible link to an increase in autoimmune diseases

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1521661621000024?via%3Dihub

• Correa e al., “Neurological symptoms and neuroimaging alterations related with COVID-19 vaccine: Cause or coincidence?” https://www.ijidonline.com/article/S1201-9712(20)32506-6/fulltext

• Hernandez et al., “Safety of COVID-19 vaccines administered in the EU: Should we be concerned?”, in Toxicology Reports, 8 (2021) 871–879.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214750021000792

• Jiping Liu et al., Comprehensive investigations revealed consistent pathophysiological alterations after vaccination with COVID-19 vaccines, in Cell Discovery (2021) 7:99.

https://www.nature.com/articles/s41421-021-00329-3.pdf

[2] https://www.euromomo.eu/graphs-and-maps#excess-mortality

[3] • Kostoff et al., “Why are we vaccinating children against COVID-19?”, in Toxicology Reports   https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S221475002100161X?via%3Dihub

• Jaoude et al., “Covid-19 vaccines for children: hypothetical benefits to adults do not outweigh risks to children” in British Medical Journal, July 13 2021 

Illustrazione di copertina: Luc Melanson

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