Dati biometrici: l’oro nero del prossimo futuro
Nel 2015, Beatrice Lorenzin, ministro della sanità del governo Renzi, annunciò, dopo un incontro negli Stati Uniti con Barac Obama, che l’Italia sarebbe stata la capofila nel programma di vaccinazione pediatrica. Di lì a poco venne proposta una legge che rendeva obbligatori 12 vaccini rispetto ai 4 precedenti. Ad ergersi a paladino del provvedimento fu il professor Roberto Burioni, un virologo diventato popolare per le sue continue apparizioni nel programma di Fabio Fazio e per aver proclamato che la scienza – da lui e solo da lui rappresentata – non è democratica. Per dar forza alla loro opinione il prof. Burioni e l’on. Lorenzin affermarono ripetutamente il falso, dicendo che in Inghilterra un’epidemia di morbillo aveva provocato 250 morti.
Fu in quella occasione che cominciai a pormi delle domande, pur non essendo astrattamente contrario ai vaccini e ritenendo anzi che essi, in determinati contesti, possano essere utili.
Quale era il senso di una campagna di tale violenza, che non esitava a ricorrere a delle grossolane falsificazioni? Aveva senso rendere obbligatori dei vaccini per malattie che, in alcuni casi, avevano provocato uno o due decessi negli ultimi venti anni? Non sarebbe stato più sensato spendere quei denari, che ne so, per una campagna informativa sui rischi degli incidenti domestici o stradali, che sono una delle principali cause di morte nella prima infanzia, o per la prevenzione e la cura precoce?
In realtà, la salute in tutta questa faccenda rappresentava l’ultimo dei problemi. Ciò che è avvenuto negli ultimi quattro mesi ne dà la dimostrazione più certa. A partire da dicembre si è scatenata in Italia una incredibile campagna mediatica, che ha arruolato politicanti, artisti di regime, medici in servizio permanente non negli ospedali , ma nelle televisioni, persino il presidente della repubblica ed il pontefice.
In questo periodo è stato detto tutto e il contrario di tutto. I cosiddetti scienziati si sono distinti in acrobazie dialettiche che infrangono il principio di non contraddizione. Il professor Lopalco dichiara che i vaccini sono un dovere morale e devono essere resi obbligatori, ma poi ammette che essi non impediscono di contagiare il prossimo. Il prof Bassetti, che in quest’ultimo anno ha ripetutamente cambiato opinione a seconda della direzione del vento, auspica punizioni esemplari per i colleghi renitenti. Il prof. Crisanti a novembre si è lasciato scappare un dubbio sulla natura sperimentale dei vaccini e poi si è fatto vaccinare in favore di telecamera facendo pubblica abiura con la coda fra le gambe. Il prof. Galli, ormai trionfalmente insediato in tutte le televisioni nel ruolo di iettatore capo, ha persino inventato un neologismo che la dice lunga sulla credibilità di codesti cattedratici: il vaccino FUNZIONICCHIA di fronte alle nuove varianti.
Se questo non bastasse, si sono nascosti i casi di reazione avversa, ci si è affrettati a derubricare a coincidenza fortuita la morte di persone giovani e in perfetta salute spirate pochi giorni dopo l’inoculazione, si è detto che si può fare la prima dose con un vaccino di un tipo e la seconda con un altro. Riguardo al vaccino Astrazeneca si è poi arrivati all’assurdo. A seconda dei paesi europei va bene per chi ha meno di 55 anni, meno di 65, più di 60, per nessuno, come in Danimarca, per tutti, come in Italia.
Si sarebbe tentati di ridere di tutto questo. Purtroppo però non è possibile, perché in gioco c’è qualcosa di terribilmente serio. L’obiettivo di questo incredibile diluvio propagandistico a reti unificate, che solo in tempi di guerra e nei regimi totalitari ha avuto l’eguale, è il controllo del corpo umano. Il nostro stato di salute, le malattie pregresse, i vizi , le abitudini, il battito cardiaco, la pressione, il peso e i mille altri parametri della nostra vita biologica saranno costantemente monitorati e venduti come qualsiasi altra merce. Nel prossimo futuro il vero oro nero sarà il controllo ed il possesso di questi dati. Attraverso di essi sarà possibile non solo prevedere ma anche determinare i comportamenti umani.
Perché questo avvenga è però necessario creare un passaporto vaccinale e sanitario, che, nelle intenzioni dei suoi ideatori, dovrà sostituire o affiancarsi alla carta di identità. A quel punto, non solo la ricchezza, ma anche il potere sarà nelle mani di chi controllerà la rete e i dati biometrici della persona: lo spirito e il corpo.
E’ in questa chiave che deve essere letto quanto sta avvenendo. Mi rendo conto che il militante medio dell’attuale sinistra degenerata e politicamente corretta considera ragionamenti di questo tipo delle pazzie. Me ne farò una ragione. Se il processo in corso non verrà quanto prima fermato, sarà impossibile non vederne gli effetti nel giro di pochi anni.
Illustrazione di copertina: Davide Bonazzi