Dove vanno i soldi?
Chi ha e chi non ha
La percezione della realtà è condizionata dalla necessità che noi abbiamo di costruire una versione dei fatti che ci sia comprensibile e che ci faccia sentire sicuri di avere gli strumenti per meglio prevenire e contrastare gli eventi negativi che si manifestano. Si tratta di trovare una risposta a mille domande. Spesso cerchiamo delle risposte seguendo delle scorciatoie, ovvero semplificare argomenti di estrema complessità per trovare un senso a quello che accade.
Ai semplici babbei che ascoltano la TV viene detto, a suon di clip tratte dai videogiochi, che Putin è cattivo, e loro ci credono! Fino al punto di ritenere giusto proibire la lettera Z e tutta l’arte russa. Sono gli stessi che urlavano ai runner solitari. I film degli zombie ben rappresentano questa realtà pseudo umana. Lo zombie, privo di cervello, cerca di mangiare il cervello di chi è invece rimasto essere pensante.
Sempre nella storia, osserviamo che la progressione di disastri economici porta alla necessità di creare un nemico da incolpare e da combattere su cui scaricare la colpa: il cattivo di turno. La mente infantile del popolo-pecora apprezza la semplificazione perché evita la fatica di studiare e di pensare e toglie via ogni senso di colpa o responsabilità da se stessi.
I veri responsabili dei disastri economici sono le banche. In primis la Federal Reserve, organismo privato che ha il monopolio dell’emissione del dollaro americano. Essendo il dollaro la valuta di scambio più usata nei commerci e nel mondo finanziario, possiamo affermare con certezza che la Federal Reserve è la più potente organizzazione al mondo. Per sviare l’attenzione dalla responsabilità di aver messo il mondo sull’orlo della catastrofe, e per risolvere i loro problemi contabili e mantenersi al potere, le banche, che sono un cartello globale, si accordano e creano gli eventi. Il fischio delle bombe distrae l’attenzione dai torbidi giochi dei banchieri, dietro le quinte.
In questo periodo, mi trovo alle Bahamas a seguire alcuni progetti imprenditoriali e non ho più il tempo che vorrei per studiare e scrivere come ho fatto fino a poco fa. Molti lettori mi hanno incoraggiato a commentare i recenti accadimenti, per quanto riguarda le vicende della Russia/Ucraina e le epocali decisioni riguardanti le manovre monetarie in corso che vedono tornare a risplendere come protagonista l’oro fisico e le riserve auree, proprio come ho scritto a profusione su tutte le mie newsletter precedenti e sul mio libro “Perché comprare oro adesso”.
Premesso che quando si parla di Russia è sempre valido ciò che disse Winston Churchill:
la Russia è “un indovinello avvolto in un mistero all’interno di un enigma“.
Sarebbe ingenuo e presuntuoso da parte mia commentare con competenza ciò che si trova dentro a quel garbuglio enigmatico ben descritto da Churchill e che è rappresentato proprio dalla Matrioska, come una realtà dentro un’altra che si svela progressivamente. Il rischio è quello di essere banali, superficiali o imprecisi.
Quello che è invece innegabile è che ci troviamo davanti ad un cambiamento di paradigma epocale.
Un cambiamento che però era già in atto. Come ho sempre scritto, a gennaio 2020, viene annunciato il Grande Reset. Reset che è tuttora in corso. Un Grande Reset di dimensioni epocali, non si fa in due giorni: sarà un evento biblico, forse il più gigantesco sovvertimento della storia dai tempi della caduta di Roma o di Atlantide.
L’annuncio proviene da un’organizzazione mondiale denominata World Economic Forum ovvero forum economico mondiale. La chiave di lettura sta proprio nella parola ECONOMIC. Si tratta di mettersi d’accordo a livello mondiale su come meglio gestire l’economia che è tutta interconnessa in un groviglio controparte di commerci e di finanziarizzazione, con un livello enorme di complessità. In un mondo dove la gente si accoltella per un parcheggio, ci si rende conto di come sia difficile coordinare progetti così vasti, dove ognuno mette sul campo le proprie idee, le proprie necessità e le proprie armi.
Nel 2020, con il lancio dell’Operazione Corona, come raccontiamo nell’omonimo libro di cui sono coautore, iniziano i lavori per il roll out del nuovo sistema economico.
Anche la lettura del libro “The Lexus And The Olive Tree” aiuta a capire che l’idea di un unico blocco mondiale globalizzato non sarebbe mai stata possibile. Probabilmente, approfittando della necessità di implementare il nuovo sistema monetario interamente digitalizzato, i vertici del World Economic Forum, hanno deciso di tornare ad un tipo di mondo suddiviso in due grandi blocchi di potere, come d’altronde già previsto da Orwell nel libro 1984. Non a caso già nel 2006, ovvero due anni prima dello scoppio della bolla dei mutui subprime, viene coniato il termine BRIC, poi BRICS, per preparare il mondo ad un blocco economico alternativo.
La mente umana, dotata di due emisferi, funziona con la dualità. Non riesce ad accettare l’uno. Per questo è sempre necessario creare due contrapposizioni per arrivare alla sintesi laddove tesi e antitesi sono in antagonismo. Anche le registrazioni contabili avvengono con la partita doppia e la sintesi è il profitto o la perdita.
Così, mentre il dollaro americano perderà progressivamente la sua rilevanza come unico pilastro monolitico su cui appoggiare l’intera economia finanziaria e dei commerci, fulminato da una perdita crescente di credibilità dovuta al suo iper inflazionamento, si farà strada il blocco di contrapposizione, quello dei Brics, dotati della vera sostanza di cui è fatto il valore, ovvero, la componente reale dell’economia: materie prime, di produzione e di scambio. La progressiva scomparsa del dollaro e del suo alter ego, l’euro, si tireranno dietro l’intera ricchezza del ceto medio che scomparirà totalmente dalla faccia della terra, come da programma.
Per rispondere quindi alla domanda, titolo di questa newsletter: DOVE VANNO I SOLDI? Rispondo che i soldi vanno su. Risucchiati verso l’alto, dalla parte oligarchica che coordina il vertice di questa macchinazione creando un mondo a due velocità fatto di chi ha e di chi non ha. Chi si trova dalla parte ricevente del trasferimento di ricchezza?
In pratica tutti coloro che utilizzano linee di credito illimitate accese presso le banche compiacenti. A queste persone non interessa quanto costa la roba, perchè tanto il conto lo pagheremo noi.
Non bisogna dimenticare che tutte le organizzazioni mondiali verticistiche, come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il Forum Economico Internazionale eccetera, sono tutte organizzazioni dichiaratamente di stampo comunista. Il capo del WEF è Klaus Schwab, che ha nel suo studio il busto di Lenin.
Il Comunismo è il sistema più pratico per controllare le masse umane e sarà indispensabile per tenere sotto controllo i miliardi di capi bestiame umani evitando che la mandria si imbufalisca.
Il dollaro non sparirà in un attimo. La cosa sarà progressiva ed andrà di pari passo con l’implementazione dei nuovi sistemi di pagamento digitali che andranno a sostituire la materialità del denaro. Per capire questo concetto bisogna pensare ai miliardi di persone in Asia che lavorano per produrre manufatti che sono venduti in America e Europa e pagati con soldi stampati creando debito aggiuntivo. Una pila di debiti progressivamente sempre più grande che paga manufatti cinesi e asiatici che costano poco e che nascondono quindi la percezione inflattiva data dall’eccesso monetario. La Cina, ad esempio, ha una sola preoccupazione: quella di far lavorare centinaia di milioni di cittadini tenendoli occupati anche a costo di costruire città fantasma e inutili opere pubbliche. La demografia cinese e il dollaro americano sono legati a doppio filo, come Moby Dick e il Capitano Achab, se muore l’uno, si tira giù anche l’altro. Se muore il dollaro, tutti gli stabilimenti industriali di manufatti in Cina, Vietnam, Cambogia, Malesia, Bangladesh, ecc., pieni di roba fino al soffitto, dovranno trovare un alternativa di sbocco alle proprie merci e in questo momento nessuno consuma tanto quanto gli americani. Gli americani comprano stampando dollari dal niente e creando debiti a vario livello, comprese le carte di credito dei consumatori. Quando uno paga con la carta di credito, in pratica, crea i soldi dal niente.
I consumi americani costituiscono il 70% del loro prodotto interno lordo. il rapporto tra prodotto interno lordo e debito è preso come riferimento per il calcolo della sostenibilità del debito di una nazione. Se aumenta il prezzo dei prodotti che vengono comprati, aumenta anche il PIL complessivo e quindi si può giustificare l’aumento dell’indebitamento. Aumentando il debito si getta benzina sul fuoco inflattivo che divampa, ma se la conseguenza è l’aumento del PIL, ciò può essere spacciato addirittura per una congiuntura economica positiva e non in un vero e proprio giro della morte. Non è facile disinnescare i meccanismi economici, perché essi sono strettamente collegati a quelli demografici. Sono come le cinture esplosive dei Kamikaze. Per questo già l’anno scorso scrissi la newsletter RESTARE VIVI che consiglio di leggere.
Alla luce di quello che sta accadendo, non c’è molto da aggiungere. Praticamente si sta svolgendo il programma che ho illustrato nelle mie newsletter e approfondito nel mio libro PERCHÉ COMPRARE ORO ADESSO, uscito a maggio del 2021.
Quello che si vede all’orizzonte è quindi un nuovo sistema economico dove l’oro sarà nuovamente protagonista.
Perchè è necessario questo? Perchè come in una riunione di condominio, dove tutti litigano, ci vuole qualcosa che metta tutti d’accordo e l’oro tornerà ad essere l’equalizzatore. Un nuovo equilibrio monetario basato sull’oro, che è insieme all’argento l’unico metallo monetario universalmente riconosciuto, tornerà ad ancorare la valuta ad un bene scarsissimo per natura e di grande valore per le sue irripetibili caratteristiche fisiche.
L’oro potrebbe quindi rivalutarsi moltissimo. A chi mi chiede adesso se è opportuno comprare oro faccio presente che l’euro cesserà di esistere quindi non è prudente credere in una valuta/schifezza che e’ destinata a scomparire.
L’euro è di fatto il marco tedesco. La BCE ha sede a Francoforte. L’euro è la valuta della Germania, la nazione che ha distrutto il marco nella più infame crisi iper inflazionistica della storia. Fidarsi della carta tedesca, porta alla rovina sicura.
A quanto andrà il prezzo dell’oro? Misurato in euro, dollari o altre valute, andrà all’infinito, perché saranno le valute a scomparire. L’oro invece è sulla tavola degli elementi col numero 79
sin dalla creazione del mondo e nessun hacker, nessun banchiere e nessun farabutto globalista potrà mai riuscire a farlo sparire, cosa che invece avverrà con la velocità di un click per tutto ciò che è digitalizzato.
Pochissime persone hanno oro fisico. Pochissime persone lo capiscono.
Occorre un’indole nobile per capire che l’oro è il valore.
Nei nuovi equilibri economici futuri, solo chi ha l’oro potrà giocare e questo è venuto alla luce definitivamente quando la Russia ha dichiarato di accettare oro/rublo in cambio delle proprie materie prime. Adesso, anche i più scettici mi scrivono che avevo ragione e mi chiedono consigli su come/dove ottenere dell’oro.
Far sparire e controllare il denaro virtuale sarà infatti molto facile. L’accelerazione smodata verso la creazione di monete virtuali va di pari passo con il cosiddetto Metaverso ovvero il mondo virtuale in cui digitalizzare anche la vita degli umani in eccesso.
Se la valuta non più debitoria smette di crescere esponenzialmente, anche la popolazione smetterà di crescere esponenzialmente, come naturale conseguenza. Questa è la parte più drammatica, per questo la priorità, come ho scritto, è quella di restare vivi.
In attesa dei nuovi equilibri, gli umani non più necessari al sistema iper produttivo che doveva galoppare insieme al sistema iper inflazionistico, saranno parcheggiati nel metaverso dove si trova una vita molto gradevole, riassumibile cosi: un umano medio con il cervello ormai in pappa, vive collegato a schemi di intrattenimento virtuale, sesso virtuale e videogiochi che simulano una realtà molto più piacevole della vita reale. Ogni desiderio, ogni pulsione viene soddisfatta da un “construct” pixelato fatto di Oculus e sensori applicati al corpo. Il cibo viene aspirato da una cannula, come nel film Idiocracy, mentre l’umano larva gode dei suoi sensi materiali, finalmente pienamente soddisfatti dai gestori della rete che impiantano le sensazioni direttamente nel cervello attraverso apposite frequenze elettroniche.
Quindi quello che è osservabile è un Grande Reset di enormi proporzioni dove l’umanità si separa definitivamente in un abisso incolmabile tra chi sprofonda nel Gulag della realtà virtuale dei pezzenti vittime della tecnocrazia economica comunista, guidata da un’elite che potrà godere ancora di un mondo reale, senza più il bestiame tra i coglioni.
Facendo parte di quel gruppo ristretto di persone dotate di una mente pensante e di un’anima ben solida, occorre adesso posizionarsi solidamente per evitare di sprofondare.
Non ci sono molte soluzioni.
Restare vivi sarà già una vittoria. Restare vivi e non totalmente distrutti economicamente sarà la seconda priorità principale. L’Italia è sotto attacco. Il prelievo forzoso della nostra ricchezza avviene tutti i giorni, nascosto nelle bollette e nel prezzo dei carburanti. Una cosa veramente infame e da vigliacchi.
Visto che, come ormai ha capito anche il gatto, il mondo va verso un sistema basato sul valore dell’oro, convertire per tempo i risparmi di carta/bit-schifezza-euro tedesco in oro fisico sotto forma di monete o lingotti consentirà a chi lo ha fatto di cavarsela meglio di chi rimarrà con il mucchio di carta o bit o pixel in mano senza valore.
Senza niente, nel futuro, c’è il reddito base universale e la vita obbligatoria nel metaverso sul divano con la cannula. Fuori dai giochi, per sempre, fino alla morte.
Illustrazione di copertina: Taylor Callery
Un commento
Giulio Cesare Caruso
Una sua considerazione sul Bitcoin.