E c’è anche chi ci crede…
Per lo stato la pandemia non esiste: nel 2020 le attività commerciali e le aziende hanno visto aumentare la tassa sui rifiuti come se il lavoro non avesse avuto pesanti ripercussioni dalle insensate (qualcuno lo deve pur dire) restrizioni che tuttora hanno congelato la vita di tutti, senza peraltro sortire alcun effetto sull’andamento dei contagi.
I fanatici del lockdown perenne – ovviamente con uno stipendio o una pensione che continua a correre, nonostante tutto – sono soliti mettersi a posto la coscienza ricordando che ci sono i “ristori”; ebbene, faccio notare che questi, quando ci sono, arrivano a coprire il 5% del fatturato.
Fate finta che la vostra pensione o il vostro stipendio si riduca del 95% ogni mese e probabilmente arriverete a capire che nessuno può chiedere ad un essere umano di accettare delle regole che praticamente gli impongono un suicidio economico. Punto.
Ma c’è un‘Italia che utilizza il diritto di opporsi, o, per chi ama le citazioni canzonettistiche, c’è chi dice no. Ieri le categorie più penalizzate, fra l’apparente indifferenza generale, sono scese in piazza ed hanno cercato di bloccare l’autostrada ed i bravi di manzoniana memoria hanno infierito multando di 400 Euro chi aveva osato ribellarsi: eh, sono certo che qualcuno chioserà che “le regole vanno rispettate” e che “i contagi aumentano”, dimostrando di capire ben poco dei nessi logici fra cause ed effetti.
Da quando è iniziato questo incubo, sono state sanzionate 630mila persone: qualcuno di voi esulterà ed invocherà ancora più rigore, poi si vanno a leggere dei verbali che sembrano usciti da 1984 di Orwell, roba da Psicopolizia.
Il Ministro degli Interni, Lamorgese, molto morbida nella salvaguardia delle frontiere del Mediterraneo, mostra invece un pugno durissimo quando si tratta di controllare gli Italiani ed annuncia che la polizia è pronta ai blitz per Pasqua. Contro gli spacciatori? Contro i ladri? Contro gli stupratori? Ma che dite? No, certo che no: contro chi si avventurerà nei parchi e nelle spiagge da domani a lunedì.
A Vimercate, vicino a Monza, le forze dell’ordine hanno multato con 400 Euro a testa 17 anziani, la cui età andava dai 69 agli 80 anni: la loro colpa? Ignominiosa: giocavano a bocce.
A Reggio Emilia, in un parco urbano, c’è un bar che serve caffè da asporto, ma dei pericolosi pensionati, con riprovevole sprezzo delle leggi, si sono riuniti a sorseggiare la bevanda seduti sulle panchine e sulle biciclette. La polizia, solerte ed efficiente, è intervenuta, provocando un fuggi fuggi generale. Nelle reti della giustizia è finito solo un malcapitato vecchietto sulla sedia a rotelle, evidentemente sprovvista di turbo, perché non è riuscito a scappare.
A Foligno, è stata sgominata una banda di pensionati scoperta mentre giocava a briscola in un bar, a cui sono stati giustamente apposti i sigilli per 5 giorni per favoreggiamento, ma il massimo del rigore lo dobbiamo rilevare nel vicentino, dove in un altro bar, il solito pensionato trasgressivo, servito dal barista, ha bevuto un bicchiere d’acqua a meno di sei metri dal locale ed è stato sanzionato con i soliti 400 Euro.
Ma lo fanno per il nostro bene. E c’è anche chi ci crede.
Illustrazione di copertina: John Holcroft