
Farenheit 2021
Come potevano i giusti aggirare il terribile presente distopico -posteriore al 1960- descritto da Ray Bradbury nel suo angosciante “Farenheit 451”? Come potevano i giusti aggirare una tirannìa nella quale leggere o possedere libri veniva considerato un reato e che prevedeva la messa al rogo di tutti i volumi esistenti?
Semplice, abbandonando le città e rifugiandosi lungo le rive dei fiumi, riunendosi in nuove comunità e custodendo il patrimonio letterario dell’umanità tramandando a memoria i libri, per non infrangere la legge. E insegnando ai giovani a mandarli a loro volta a memoria. Come potranno i giusti sfuggire al distopico presente pandemico che stiamo vivendo?
Come potranno sottrarsi i giusti alla narrazione a senso unico del mainstream e alla censura unilaterale e violenta che silenzia le voci dissenzienti sui media e sui social?
Potranno farlo mandando a memoria i dati e le obiezioni al pensiero unico e spiegando la realtà critica ai loro figli, perchè la raccontino ai loro amici e quelli ad altri e così via. Il solo modo di sfuggire a un esperimento di ingegneria sociale ben studiato a tavolino.
Un progetto che scricchiola, ma regge solo silenziando le voci fuori dal coro. E anestetizzando e isolando gli altri. Ecco, serve una nuova Farenheit. C’è bisogno di studiare, analizzare e capire. E poi raccontare, spiegare, tramandare e diffondere. Una nuova Farenheit contro la pandemia di sistema che ci sta uccidendo più del virus.
Illustrazione di copertina: Carlo Giambarresi

