Genitori complici figli senza diritti
Società

Genitori complici e figli senza diritti

La cosa più sconfortante, in tutta questa faccenda del virus, è scoprire quanta gente intorno a te, mediamente obiettiva, con una buona cultura di base, esistenze che non possono dirsi prive di esperienza, uomini e donne più giovani di me, professionisti, vivano questa storia con il terrore addosso. Incapaci di ragionare. Anche se il virus li ha colpiti e lo hanno già superato. La cui indipendenza di giudizio e capacità di ragionare si infrange sulla paura, nonostante sappiano bene che il virus per loro è nulla più di una febbre (del resto l’hanno appena superato), che ai bambini a casa è difficilmente trasferibile, che con tutte le precauzioni che si prendono non si può vivere in un incubo permanente effettivo h24.

Tutte queste persone sono la dimostrazione di quanto possa la grancassa ossessiva, di quanto può il mix ideologico-politico misto a terrorismo sanitario.

Belli quei tempi quando si andava al lavoro anche con 40° di febbre, si giocava al pallone sotto la pioggia e raffreddati, quando il mondo era ‘normale’.

Ma non mi dite che ‘oggi è diverso’. È diverso per chi ha già almeno un paio di gravi patologie, ha una età avanzata, viene inserito in calcoli assurdi e incontrollabili che alterano numeri e dati: specie delle vittime.

Il virus c’è: l’ho urlato a febbraio quando tanti mi dicevano che esageravo. Ora che sono gli altri a esagerare, mi tocca riprendere gli slogan della ‘pandemia’: non sarà più nulla come prima, dopo questo virus così strano e pericoloso a orario, che colpisce un chilometro si e uno no, che fa danni se compri le scarpe da adulto ma non ne fa se compri quelle da bambino, che si incazza solo se ballano in Sardegna ad agosto ma se poi piangono in piazza in piena zona rossa davanti a uno stadio a Napoli si commuove pure lui, che vive di algoritmi e testimonial, che non perdona chi scende in piazza per fame ma se festeggia una festa rossa si fa immediatamente fiacco e innocuo.

No, non sarà più nulla come prima al termine di un anno che ha ridotto le libertà ma non rafforzato i servizi, nel quale siamo tutti stati sottomessi a un nuovo regime fatto di virologi e task force ma la cassa integrazione non è mai arrivata, nel corso del quale ci siamo visti indebitare e abbiamo lasciato indebitare i nipoti dei nostri nipoti ma non abbiamo mosso un dito.

No. Non sarà più nulla come prima, se chi prova a dare la scossa a chi si è lasciato ipnotizzare dai giochi di prestigio del potere e del mainstream, viene visto come un pazzo, un nemico, un untore e al coraggio di riprendere a vivere preferisce sopravvivere nel timore di morire.

Non sarà più nulla come prima, ma spero che i nostri figli abbiano più palle di certi padri e rovescino tutto questo teatrino di atrocità che è stato costruito su un problema serio, ma neppure lontano parente di un’apocalisse.

Illustrazione di Davide Bonazzi

Non sarà più nulla come prima. Ma per coerenza, voi che avete deciso di farvi legare mani e piedi, di farvi controllare il cervello, di farvi cancellare i diritti, adesso correggete tutti quegli stupidi cartelli appesi alle finestre e aggiungete un bel ‘NON’ davanti al vecchio mantra: non sarà più nulla come prima. Quindi ‘NON andrà tutto bene’. Anzi, andrà sempre peggio. E sarà per colpa vostra. Pavidi, ciechi, impassibili, senza cuore né anima né attributi. Perfetti schiavi felici e incoerenti del nuovo mondo. Perfetti schiavi perché così vi volevano, felici perché la paura di soccombere è troppo forte per tenere dritta la schiena e reagire e quindi fate sì che tutto vi stia bene in nome di un’astratta salute e incoerenti perché siete gli stessi che da anni rompete i coglioni perché si difenda qualunque diritto (pure il più assurdo e surreale) ma non avete rispetto del diritto dei vostri figli d’esser liberi e sereni. Ma tanto che ve ne fotte? E voi sareste la parte migliore della società civile?

Mio figlio forse vivrà nel mondo che purtroppo la vostra stupidità gli sta costruendo attorno: una gabbia. Io farò di tutto perché ciò non gli accada. Di certo il mio apprezzerà il sacrificio del padre. Quando la storia si farà giudice, e accade sempre prima o poi, i vostri capiranno chi dovranno ringraziare. E maledire in eterno.

Lucio Rizzica

Fonte: https://www.facebook.com/lucio.rizzica/posts/10222107913438705

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