Economia,  Società

Il diversivo

Il trucco più vecchio del mondo per controllare le masse è la paura, e funziona sempre.  Nel nostro caso abbiamo persone veramente spaventate perché credono a tutto quello che gli viene detto riguardo al virus cattivo, e altre persone, più ragionevoli, ma comunque altrettanto spaventate che cercano di capire come meglio evitare la brutale aggressione delle manovre coercitive e tiranniche messe in atto dalle autorità. In entrambe i casi, si tratta di vera e propria paura di morire. Bisogna fare attenzione, perché la paura fa prendere decisioni sbagliate.

La paura fa parte di una distrazione molto ingegnosa finalizzata a mettere in atto un trucco, un diversivo, come quando chi vuole derubare qualcuno si avvale di un complice. Un trucco tradizionale dei borseggiatori è infatti quello di distrarre la vittima con un diversivo, e mentre essa guarderà da una parte, il complice gli sfila il portafoglio dall’altra. Come la signora che distrae la vittima, in questa simpatica illustrazione antica.

E proprio il portafoglio ci stanno sfilando! Come? Con l’inflazione, un boccone alla volta, e prossimamente con altre diavolerie, tipo il Bail In, ovvero il prelievo forzoso dai depositi presso le banche.

Il protagonista di tutto quello che sta accadendo è il dollaro americano creato senza limiti dalla banca centrale statunitense: Federal Reserve. Ormai se ne sono accorti tutti e la banca FED tenta di porre rimedio alla sua disastrosa policy di creazione monetaria senza fine, cercando, come un bambino che ha fatto una marachella, di nascondere la verità e di dare la colpa ad altri: è la Russia! No, anzi. È la Cina! È colpa dei trasporti e della filiera dei rifornimenti! È colpa del virus! Ecco infatti che torna il virus giusto al momento giusto a distrarre l’attenzione dall’unico reale colpevole della disastrosa situazione economica, con un’inflazione galoppante che fa aumentare il prezzo di tutto.

Ma l’inflazione è per definizione sempre e solo causata dall’aumento della massa monetaria. Ma siccome la massa monetaria è aumentata dalle banche, questo non bisogna né dirlo né farlo sapere, altrimenti si capirebbe subito chi è il colpevole, e allora si dà la colpa alla solita legge della domanda e dell’offerta, chiudendo artificialmente il rubinetto dell’offerta di beni e servizi, creando artificialmente la scarsità di essi, per poi incolpare questa ragione e, come il monello birichino, dare la colpa ad altri, scagionando se stessi.

La Federal Reserve si rende conto che per frenare l’inflazione dovrebbe alzare i tassi d’interesse.

Nella storia, solo Paul Volcker  ebbe il coraggio di farlo, portando il tasso ufficiale oltre al 20% nel 1981.

L’attuale Chairman della Federal Reserve, Jerome Powell, ha invece parlato di un tiepido “tapering”. Tapering vuol dire assottigliamento. Non si tratta di niente di così drastico come la manovra sui tassi di Volcker, ma un lieve, omeopatico intervento sulla quantità di soldi creati dal niente da aggiungere ai debiti precedenti.  Vuol dire ridurre il coefficiente di aumento.  Si aumenta ancora, ma un po’ meno.

Facciamo un esempio: ho preso un prestito e chi me lo ha erogato mi promette che tutti i mesi mi darà 1000$ per pagare la rata. Tutt’a un tratto, diventa severo e mi dice: “ adesso faremo il tapering! Invece di 1000 te ne darò solo 800”!  Capiamo però che il prestatore è lo stesso che ha erogato il prestito iniziale e che tutti i mesi crea i soldi dal nulla per pagare la rata che altrimenti andrebbe insoluta. 

Così funziona l’economia adesso. Si creano i soldi per pagare quelli che mancano. Siamo al ritmo di botte da 200 miliardi di dollari al mese. Non ci sarà nessun tapering. Impossibile fermare uno schema Ponzi esponenziale.

Per questo motivo gli Stati Uniti quest’anno festeggeranno il loro Thanksgiving più caro della loro storia.

Come avevo spiegato nella precedente newsletter, IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO,

allo stato attuale di un’economia iper indebitata terminale, non si può fare quasi niente per porre un freno all’inflazione.

L’unica cosa che rimane da fare è chiudere nuovamente l’economia con i lockdown. Era prevedibile, e lo avevo scritto, che una volta tolte le restrizione e le chiusure, la moneta avrebbe iniziato a circolare, surriscaldando l’economia e creando inflazione. Adesso, con la mano sulla valvola del vapore monetario, le banche centrali cercheranno nuovamente di contenerla, chiudendo la gente in casa e terrorizzandola all’infinito. È chiaro quale sia il ruolo del terrore. Una persona spaventata a morte, non viaggerà, non si divertirà, non spenderà e vorrà stare a casa, bloccando la circolazione della moneta. Una secchiata di acqua, sul fuoco iper inflattivo che iniziava a divampare, a cominciare dal petrolio, che infatti, dopo i nuovi allarmi, è sceso leggermente.

Quando è schiantata la bolla dei mutui subprime nel 2008, un eccesso di debito esponenziale aveva come sottostante a garanzia le  case comprate senza soldi da parte di individui privi dei requisiti. Le banche finanziavano fino al 125% del valore di perizie gonfiate, elargendo le somme a chiunque. L’unico requisito era avere pulsazioni cardiache. La sigla ninja ( no income, no job, no asset) no  redditi, lavoro o beni, è un esempio.  Nessuno di quei mutuatari ha più ripagato niente. Le banche sono state ricapitalizzate con i soldi pubblici.

Adesso la bolla è enormemente più grande. Migliaia di miliardi più grande. Le banche sono migliaia di miliardi messe peggio e questa volta verranno ricapitalizzate con i soldi dei risparmiatori: i famosi Bail In.  

Per questo motivo è prudente togliere la liquidità in eccesso depositata sui conti correnti presso le banche, che appena lo riterranno necessario potranno utilizzarla per i propri scopi, come già hanno fatto a Cipro: https://www.soldionline.it/guide/diritti-investitore/bail-in-e-crisi-bancarie-tutto-quello-che-c-e-da-sapere

L’Italia è un paese che rispetto ad altri ha moltissimo risparmio privato. Sono soldi che abbiamo messo via lavorando come bestie. Vedersi portare via i soldi che abbiamo risparmiato con generazioni di sacrifici sarebbe veramente triste. Per fortuna, ancora c’è tempo. In questo momento, tutti gli asset finanziari sono in una super bolla. È un momento denominato “everything bubble”. Molti si sono rifugiati nelle cripto valute cercando un semplice modo di togliere i soldi dalle banche. Per adesso molti degli investitori in cripto sono molto felici di vedere le cifre digitali sui propri schermi degli smartphone rifulgere di grandezza.  Sarebbe da bugiardi negare la crescita esponenziale del prezzo di queste cripto. Attenzione, però alla differenza tra prezzo e valore. Valore è soltanto ciò che serve, e per adesso le cripto valute non servono a niente di pratico se non allo scopo di tenere cristallizzati dentro dei server informatici, migliaia di miliardi di controvalore monetario che potrebbe invece essere utilizzato per investimenti reali e quindi per trasformare il prezzo in valore. In un certo senso, anche le cripto hanno una funzione anti inflattiva in quanto impediscono alla moneta di circolare.

Quand’è che ci si accorge che qualcosa è in fase di bolla speculativa? Quando lo fanno tutti e lo fanno con i debiti.  L’euforia delle cripto, inizia ad essere dilagante. Ormai tutti parlano di cripto valute, c’è la pubblicità anche sui tram a Milano. In genere si dice che quando la parrucchiera ti dice che anche lei ha comprato quel tipo di asset, allora è il momento di venderlo.

L’unica cosa che adesso non è in bolla sono le commodities, ovvero i beni reali. La commodity più diffusa e che racchiude maggior valore in minore spazio è l’oro, quindi molti investitori accorti stanno convertendo i propri risparmi in oro fisico. È una scelta pratica che si può realizzare facilmente e che per fortuna, ancora è consentita.  Il prezzo dell’oro è ancora molto basso. Questo grazie anche alle manovre speculative truffaldine di banche come JP Morgan che vendono contratti al ribasso per far incetta di lingotti al minor prezzo possibile.

https://www.reuters.com/news/picture/jpmorgan-to-pay-60-million-to-settle-pre-idUSKBN2I42HF

Loro sono dei farabutti, ma in questo caso ci stanno dando una mano, consentendoci di comprare l’oro ad un prezzo ancora abbordabile. Quando finirà questa dinamica, il prezzo schizzerà molto in alto. Allora lo vorranno tutti e non ce ne sarà a sufficienza. È veramente strana la mentalità umana che inizia a desiderare qualcosa solo quando questa costa molto.

Quando schianterà il dollaro e finirà l’impero americano, sarà un evento epico e apocalittico come la sparizione di Atlantide. Prepariamoci quindi, anche mentalmente, ad affrontare un mondo molto diverso da quello di adesso.

Metaforicamente mi viene da pensare alla trasmissione “Vita Al Limite” , dove soggetti obesi oltre l’immaginabile decidono di dimagrire per salvarsi la vita. Per poter dimagrire, devono rinunciare agli eccessi di schifezze e ad una vita fatta di abusi. Occorrerà anche la chirurgia, per asportare di netto pezzi di carne morta necrotica. Gli obesi sottoposti alla cura, all’inizio piangono. Gli sembra impossibile di potercela fare, perché il sacrificio è immenso.  Il modello turbo capitalistico attuale che ci ha portato a degli eccessi assurdi dovrà attraversare lo stesso duro cammino. Non sarà per niente indolore iniziare questa dieta, e molti di noi stanno già frignando alle prime rinunce, proprio come i protagonisti della trasmissione, quando vengono privati dei vassoi di fast food.

Il periodo più duro da attraversare è quello iniziale. Come in tutte le diete dimagranti. Una volta che sarà fatta, staremo meglio. Quello che è necessario adesso è un cammino segnato dalle giuste scelte economiche. Putroppo non c’è ancora una leadership che sembra riuscire a curare il mondo come il dottor Nowzaradan cura gli obesi estremi. Però le forze della natura ritrovano sempre il loro equilibrio naturale. È solo questione di tempo. Quanto tempo? Non lo so.  L’unica cosa è che sarà più facile ripartire con una certa solidità patrimoniale ed è per questo che cerco di dire di stare attenti al DIVERSIVO che questi ladri stanno usando per impoverirci tutti.  

Penso che chi riuscirà a salvarsi questa volta, vuol dire proprio che se lo merita.

Andrea Cecchi

Illustrazione di copertina: John Holcroft

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