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Il patto del Vaccino e l’Agenda 21

Nel maggio del 2020 pubblicai un post sull’Agenda 2030, della quale adesso si parla tanto in tv anche grazie a diversi spot promozionali. E Facebook si affrettò con i suoi ‘fact checkers indipendenti’ (in realtà assolutamente dipendenti dal mainstream) a definire false le notizie che avevo dato. A distanza di un anno, a quanto pare, la sola falsità era il check censorio…

Il Patto per il vaccino a me piace poco. Perchè rientra in quelle che erano le linee guida della famigerata Agenda 21, poi ribattezzata ‘Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile’, un progetto mondialista sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU e che si pone i 17 Obiettivi del ‘Sustainable Development Goals’, il programma SDGs che in teoria mirerebbe alla lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, fra i tanti.

Ma in realtà il programma globalista vorrebbe ridisegnare anche il tessuto sociale, del globo, riducendo ulteriormente la sovranità dei vari Stati, alimentando il politicamente corretto per meglio condizionare la libertà di espressione, interferendo con le singole costituzioni e le libertà personali. E a quanto pare, il Covid-19 sta diventando persino un alleato del progetto che vorrebbe cambiare il mondo, consentendo una accelerata attraverso il Patto del Vaccino.

Ciò che mi preoccupa, sinceramente, è sentire parlare di applicazioni di Geoingegneria, Ogm, 5G e vaccini e vedere accostati questi mezzi ai nomi di diverse Ong finanziate da Oxfam, dalla Fondazione Ford e dall’immancabile OSF Open Society Foundation di George Soros. E quando, fra migrazioni di massa e vaccini, si ritrovano l’una accanto all’altra la Open Society, la Clinton Foundation e la Melinda & Bill Gates Foundation io non ci vedo nulla di buono all’orizzonte.

Del resto, si fa presto a liquidare il tutto sotto la voce complottismi, ma -dovunque ci si giri o ci si rigiri nel mondo – si va a sbattere sempre sul solito gruppetto di amici: Soros, Gates, Clinton, Merkel, Oms e persino Greta Thunberg, eroina ambientalista di una Svezia coccolatissima dai nostri “benefattori”, non fosse altro che ha già avviato la sperimentazione del chip sottopelle che tanto piace a Gates, dell’abolizione quasi totale del contante che tanto piace ai finanzieri e alle banche e che – senza avere mai ordinato il lockdown e dopo avere inneggiato all’immunità di gregge sulla quale era stato lapidato Boris Johnson – è diventata per l’Oms il ‘modello di reazione alla pandemìa’ da indicare al mondo.

Io sarò pure fissato, ma nella scienza tre indizi fanno una prova. E qui gli indizi sono tremila. E le migrazioni favorite da Soros, Ong tedesche e olandesi sono rubricate alla voce ‘sostenibilità’, che si tratti di deportazioni in Israele o naufragi per l’Italia, cambia pochissimo. L’Agenda 2030 (e 2050), ex ‘Agenda 21’ non si ferma. Anzi va più veloce. Il fine ultimo è potere agire a mani libere, destabilizzare l’occidente e i Paesi che non accettano lo stravolgimento delle regole. Il sito web dell’Onu spiega che è entrato in fase di attuazione un “piano di azione globale da intraprendere da organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, governi e grandi gruppi, in ogni area in cui l’impatto umano sull’ambiente va riorganizzato. Se serve, anche manipolando le corporation imponendo la ‘green way of life’, usandola come cavallo di Troia del globalismo (Open Mind Conference).

E se si può, sfoltendo un po’ la popolazione terrestre…

Verde, avanzato, progressista. Slogan perfetto per trasmettere un concetto positivo e ricevere accoglimento e sostegno presso le popolazioni del mondo. Un programma gestito dall’Onu per mezzo del “Consiglio internazionale iniziative ambientali locali”, una Ong comunemente nota come ICLEI. Con sedi di rappresentanza un po’ ovunque: a Roma, Londra e Berlino in Europa. Il tutto finanziato dai contribuenti-sostenitori di qualcosa di cui sanno nulla e sulla quale non si sono espressi, ma che ne sconvolgerà la vita.

Il sito web ufficiale di ICLEI rivela l’esistenza di 12 sedi ufficiali metropolitane, 100 in città che sono fulcro di aree di grandi dimensioni, 450 in grandi città e 450 città di medie dimensioni in 84 paesi nel mondo. Un obiettivo dichiarato è che entro il 2050 un terzo della popolazione del mondo vivrà in contesti urbani e lontano dalle zone rurali considerate “spazi aperti” per fauna selvatica, così molto più facilmente controllati.

Greta Thunberg secondo i media mainstream sta promuovendo proprio la parte dell’Agenda 21 che si occupa del riscaldamento globale e del cambiamento climatico e ha il compito di sensibilizzare le masse giovanili, in una sorta di esperimento di psicologia sociale che tenti di far breccia là dove fallì Al Gore. Sogno delle élites è instaurare un modello sovranazionale di governo globale, sistema economico globale e – con l’aiuto diplomatico della sponda più globalista Vaticana – anche di religione globale. Di tutto questo vi avevo già parlato nel 2017 e in più post, esattamente un anno fa, avevo riportato tre link (finendo ovviamente bloccato). In quello del 2017, citavo un po’ di nomi degli amici di Soros in Italia. Fra i quali spicca quello di Roberto Gualtieri. Vi ricorda nulla???

Lucio Rizzica


Illustrazione di copertina: Edel Rodriguez

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