
Il totalitarismo scientista e dogmatico conduce le società verso la barbarie
La silenziosa marcia verso il totalitarismo ha compiuto i suoi passi decisivi in questo ultimo periodo, in modo strisciante ma approfittando dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid 19 ed alle sue varianti.
Avevamo già preavvisato che la tendenza era chiaramente segnata e le prime avvisaglie si erano manifestate tutte ma, i passi decisivi avvengono adesso.
Quello che avviene in questa epoca era stato preconizzato da alcuni pensatori e filosofi del passato fra cui spicca Thomas Hobbes nel suo Lievatano:
In sostanza Hobbes aveva individuato l’essenza dell’animo umano nell’istinto di auto-conservazione, ovvero il filosofo sosteneva l’uomo è un animale mosso meccanicisticamente da pulsioni egoistiche.
Ogni uomo per natura ritiene la morte violenta il peggior male possibile e la sfugge in ogni modo; ovvero, in ogni uomo, sin dallo stato di natura, è insito l’impulso all’autoconservazione. Questo impulso porta l’uomo a considerare a rifuggire il male più grande che può concepire, cioè la morte violenta, quella che può derivare dalla guerra o dalle pestilenze, con la distruzione dell’umanità, di conseguenza la ragione umana, dotata della capacità di imparare dall’esperienza e provvedere al futuro, suggerisce l’adozione delle leggi e del vivere civile. Queste leggi devono confluire in un “patto sociale” in grado di imporre all’uomo una disciplina che lo protegga dagli istinti antagonistici e che gli consenta di conseguire un miglioramento della propria vita.
Tra gli altri effetti, questo patto sociale, secondo Hobbes, è una accordo tacito mediante il quale gli uomini rinunciano al “diritto su tutto” (ius in omnia) dello stato di natura trasferendolo a terzi in modo tale che, con la sottomissione della volontà di tutti, si realizzi uno stato che si ponga a difesa per tutti. Tale trasferimento porta così alla costituzione dello Stato, o persona civile, che ingloba in sé la volontà di tutti e colui che lo rappresenta è il sovrano, di cui ogni altro cittadino è suddito .
Hobbes diventò così il principale e più coerente teorico dell’assolutismo: il “patto” è irreversibile e unilaterale, in quanto il potere trasmesso al sovrano non può essere revocato dai cittadini, lui agisce per il loro bene ed ha l’assoluto potere discrezionale di decidere ciò che è bene e ciò che è male per loro
Sostituiamo la parola sovrano con Elite ed avremo esattamente la raffigurazione ai giorni nostri di quella forma di potere assoluto che è divenuta prevalente nella società liberal democratica occidentale.
La fase di passaggio in cui ci troviamo è quella da un sistema capital-globalista permissivo e consumistico ad un sistema autoritario e repressivo, nel quale il controllo totale dei sudditi è il leit motiv ricorrente, che deve mettere fuori legge qualsiasi forma persino del precedente modello, fatto di narcisismo edonista e di consumistico sfrenato mirato all’omologazione delle persone .
La paura è il fattore fondamentale che deve unire le persone ad obbedire ai precetti delle autorità ed a giustificare le limitazioni delle libertà individuali. L’Elite ha stabilito che ci si può muovere e viaggiare solo in certe circostanze, che devi essere tracciato e devi avere un pass sanitario, altrimenti sei emarginato. L’Elite, sia politica, sia della corte di scienziati legati al potere, ha stabilito il carattere salvifico dei vaccini (negando altri tipi di cure) e tutti devono adeguarsi con l’accompagnamento di una campagna martellante ed ossessiva che ha spinto le masse verso i centri di vaccinazione (open day) senza preclusioni di età o stato di salute.
Lo fanno “per il nostro bene” ma lo hanno stabilito loro. Chi lo nega è un complottista ed un estremista, un quasi terrorista.
Tuttavia il cittadino deve ritenere di essere libero, non sottoposto a coercizione, non ce n’è bisogno, basta il ricatto. Se non ti adegui non potrai lavorare, viaggiare, entrare in consessi pubblici, andare agli spettacoli, allo stadio o in piscina. In altre parole sarai un emarginato.
La forza del sovrano/elite in questi casi sono i monopoli: il monopolio dell’informazione ufficiale, il monopolio della tecnologia, Big Tech, il monopolio della scienza, Big Pharma, il monopolio delle corporation che manipolano e condizionano la mente e i gusti delle masse.
Il cittadino non ha difesa visto che lo Stato ha abdicato a molte delle sue funzioni e agisce il più delle volte attraverso queste grandi corporation sovranazionali che a loro volta, condizionano gli Stati e ne influenzano le politiche. Gli scienziati hanno decretato che e questo è necessario e la politica, già subordinata alla grande finanza elitista, oggi è sottoposta alle decisioni dei comitati scientifici, naturalmente quelli collegati con i grandi monopoli.
Questa visione della Scienza e del sapere scientifico attualmente funziona come un rullo compressore che non accetta opinioni contrarie. Basta citare “lo dicono gli scienziati” o “è scientificamente provato”, per creare un dogma di fede, inconfutabile, insostituibile e a cui bisogna adeguarsi e che in breve tempo diventa regola morale ed etica, come il dogma del cambiamento climatico e la riduzione della popolazione. Si configura quindi la dittatura della scienza.
Questo sistema smonta tutte le chiacchiere e la retorica sulla democrazia e sulle regole democratiche che sarebbero proprie dei sistemi occidentali e del liberismo come ideologia dominante in Europa ed Occidente.
Alla fine del sistema di intravede tutta una connessione criminosa e mafiosa fra elite finanziaria, Big Pharma e Big Tech, classe politica, Isituzioni Transnazionali e Organismi di potere elitario dove vengono prese le decisioni sostanziali che influenzano tutti.
La attuale scienza che ha preso il comando nelle società più progredite, con i suoi ultimi marchingegni di eugenetica, robotica e intelligenza artificiale, ha scelto il percorso verso la progressiva disumanizzazione dell’essere umano, nell’ottica del transumanesimo, creando un concetto diabolico di distruggere tutto ciò che tocca, senza rendersi conto che solo l’essere umano prova sentimenti quali compassione, fedeltà e amore.
A nostro avviso l’essere umano, senza la libertà, perde la sua condizione umana, la sua dignità e diventa schiavo di una tirannia. Il diritto alla libertà è un bene che può essere soppresso solo quando viene infranta la legge e che richiede un giudice imparziale.
Senza accorgercene, stiamo precipitando nella barbarie: prendiamone atto.
Illustrazione di copertina: Pawel Kuczynski
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