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La Pasqua nel 33 d.C. con i media e i social di oggi

Quest’anno, come del resto, quello passato, festeggiamo una Pasqua diversa (e nessuno si azzardi a dire che dobbiamo abituarci a tutto ciò), e ci adeguiamo, parlando di questa festa in modo diverso.

Immaginate l’anno 33 d. C. con tutti i mezzi di informazione e disinformazione di cui disponiamo oggi.

Notizia del giorno: il processo e la condanna di Gesù Cristo. Brunus Vespasianus invita le due fazioni opposte, quella a favore di Gesù e quella per Barabba: chi è giusto liberare?

Caelum (Sky) TG 24 horas dipinge Gesù come un impostore ed invita Maximus Gallus, Crisantemum, Bassettus, i maggiori scienziati del tempo, a spiegarci che non è possibile moltiplicare i pani ed i pesci e tanto meno tramutare l’acqua in vino, figurarsi camminare sulle acque.

TG PRIMUS, TG BIS E TG TER, all’unisono, magnificano gli sforzi di Pilato nel tenere il popolo unito contro l’eretico e parlano di una collaborazione fra Caifa ed i Romani come di un fatto degno di far vincere ad Augusto il premio Nobel per la Pace.

Mediasept intervista la plebe: alcuni dicono che Barabba non è quel ladrone che tutti pensano, perché “salutava sempre” ed “era gentile”, mentre Gesù, se gli giravano, scudisciava i mercanti nel tempio, ed aveva ricevuto già alcuni avvisi di garanzia di cui le Ienes avevano parlato la settimana prima. Insomma, la figura del Messia sembra piuttosto appannata, e, se lo metteranno in croce, beh, se l’è cercata.

Marius Giordanus e Nicolas Porrus vanno controcorrente e nelle trasmissioni Fuori dal Corus e Quarto Impero fanno capire che forse Gesù lo ha mandato davvero Dio sulla terra, per cui crocifiggerlo non sarebbe proprio una grande idea.

Chiccus Mentanus organizza una maratona sulla Via Crucis con tanto di intervista al centurione che guida il corteo verso il Golgota e la Matrona D’Ursa ha già l’esclusiva delle ultime parole dei condannati sulla croce.

State certi che TelePilatus censurerà la notizia della resurrezione perché la verità non deve venire fuori.

Vi risparmio quello che succede sui social; su Facebook, fioriscono gruppi eterogenei, come “Le bimbe di Barabba” e “Libertà per i ladroni”. Ai post che annunciano che il sepolcro del Nazareno è stato trovato vuoto, viene sovrapposto un riquadro con la dicitura: “I fact checkers ritengono molto improbabile ed antiscientifico che un uomo possa risorgere ed invitano a credere solo ai professionisti dell’informazione”. Bloccati i numerosi utenti che hanno riportato la notizia.

Pilato, dopo essersi lavato le mani in pubblico, dando il buon esempio, in omaggio al regime terapeutico, minaccia di revocare i fondi alle televisioni ed ai giornali se oseranno dare credito alla storiella della resurrezione.

Con Gesù, hanno crocifisso anche la verità e tutto il popolo era d’accordo: ma la verità è venuta alla luce, è uscita lo stesso, in barba ad ogni DPCM.

Dopo duemila anni sta succedendo la stessa cosa e tutto il popolo esulta, sceglie ancora Barabba e crede ancora che Pilato voglia il suo bene.

Auguri di Buona Pasqua a tutti, perché l’umanità risorga e rinasca, perché la morte e la paura siano sconfitte, perché trionfi la vita.

Stefano Burbi

Illustrazione di copertina: Adam Quest

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