Lager ad Hanging Rock
Un elemento comune lega la nascita delle dittature dovunque esse si affermino: il fatto che esse si instaurino in modo inaspettato come se la maggior parte delle persone non avvertisse i sintomi di ciò che sta per accadere e si faccia sempre prendere alla sorpresa. Qualche volta accade per il noto processo della rana bollita il cui autore ne è l’esempio vivente, altre volte per il senso di incredulità nei cambiamenti radicali, più spesso per un’insieme di questi due elementi. Così anche oggi di fronte al ripudio delle costituzioni da parte del potere spesso costituitosi grazie ad esse, alla privazione delle libertà elementari, alle discriminazioni più odiose in base a quella che appare sempre più chiaramente come una mistificazione, non si vuole ammettere che ci si avvia verso una dittatura che essendo globalizzata sarà molto peggiore di qualunque cosa si sia vista in precedenza.
Si poteva per esempio pensare che l’Australia fosse un Paese democratico e forse la maggior parte dei suoi abitanti la pensa ancora così, eppure niente è più lontano dalla realtà attuale: per esempio Il premier dello stato australiano di Victoria, Daniel Andrews, ha appena presentato in parlamento una legislazione che è forse la più mostruosa mai pensata che gli consente di fare quello che vuole e ogni volta che lo vuole. Nell’ultimo anno e mezzo ha trasformato lo stato di Victoria in uno stato di polizia e ora si sta rivelando un vero e proprio psicopatico: le nuove leggi gli consentono di dichiarare una pandemia anche se non ce n’è una. Deve solo pensare che potrebbe essercene una senza alcun bisogno di prove in proposito: se qualcuno starnutisce in Giappone lui può dichiarare l’emergenza. Con questa combinazione di commissario sanitario e gauleiter sta assumendo il completo controllo personale dello stato e dei cittadini. Può chiudere parti dello stato o l’intero stato e impedire alle persone di entrare o uscire in tutto o in parte. E può estendere le chiusure senza limiti di tempo. Per coloro che non fanno ciò che gli viene detto ci saranno pesanti multe, fino a 90.000 dollari australiani per i privati e 450.000 per le imprese. Le persone possono essere detenute per due anni, escludendo dunque che questa detenzione abbai alcuna relazione con la quarantena e dovranno pagare il costo della propria detenzione nell’enorme campo di concentramento che è stato costruito a Mickleham, alla periferia di Melbourne. La legislazione autorizza la polizia a usare la forza così magari si dovrà pure pagare l’usura del manganello.
Il campo di Mickleham è in grado di accogliere migliaia di persone e le probabili vittime di questa Auschwitz degli eucalipti faranno parte della minoranza che ha rifiutato la vaccinazione sulla base del proprio diritto umano di non sottostare a un intervento medico che non desidera o a causa dei noti pericoli per la salute provocati dai vaccini, ma censurati dai media. La normativa prevede un sistema di punti come punizione per il cattivo comportamento. Gli individui e gli imprenditori che non obbediscono a un funzionario autorizzato perderanno punti. Ciò che Andrews ha fatto qui è inserire nella legislazione l’inizio di un sistema di credito sociale di pieno controllo statale sulla vita dell’individuo. Apparentemente sembra qualcosa di simile al sistema di credito sociale adottato in Cina, ma è tutt’altra cosa: lì si tratta in sostanza di integrare ciò che già abbiamo da noi ovvero fedina penale, reputazione bancaria, valutazioni sul lavoro, qui invece si tratta di poter essere detenuti sulla base di “caratteristiche, attributi e circostanze” valutate da un funzionario. Questa clausola assurda sicuramente non ha parentela in nessuna legislazione e di fatto consente la detenzione di chiunque per qualsiasi motivo.
Alle persone detenute può essere richiesto di sottoporsi a test medici e la loro detenzione può essere estesa se si rifiutano di accettarla. Se non possono pagare il costo della loro detenzione, per quanto lunga possa essere, saranno multati. Tutti gli ordini possono essere estesi o variati senza limiti da Andrews dal suo ministro della salute. La polizia può entrare nei locali senza mandato, le persone sono obbligate a dare qualsiasi informazione venga loro richiesta di ogni tipo, anche riguardante altri individui e non è ben chiaro cosa potrebbe succedere di fronte a un rifiuto, ma si può facilmente intuire che è l’anticamera della tortura. Le riunioni pubbliche e private possono essere vietate e le attività chiuse.
Daniel Andrews ha passato gli ultimi due anni a trasformare Victoria in uno stato di polizia. Il danno che ha fatto è stato colossale a livello economico, sociale e persino medico. Migliaia di imprese sono state rovinate e lo stato è stato indebitato (da 29 miliardi di dollari nel 2019 a 155 miliardi di dollari stimati nel 2023/24). I problemi di salute mentale sono aumentati a causa di quasi due anni di blocco e molti non hanno ricevuto le cure mediche di cui avevano bisogno a causa dell’attenzione sul virus. Nel 2020 più di 650 persone sono morte nelle case di riposo per anziani. Inchieste ufficiali hanno puntato il dito contro i governi federale e statale e la loro gestione delle case di riposo per negligenza e/o cattiva amministrazione. E come beffa delle 915 persone ufficialmente morte a causa ufficialmente del virus da gennaio 2020 a luglio 2021, 820 si trovavano nello stato di Victoria. Il record è scioccante, ma grazie in gran parte alla complicità dei media che sopprime tutte le informazioni e suscitano continuamente il panico nella popolazione Andrews non è mai stato chiamato a rispondere e il sistema politico si è allineato a lui e alla nuova legislazione psicopatica. Del resto i deputati che hanno rifiutato la vaccinazione non possono entrare nell’edificio del parlamento vittoriano, permettendo ad Andrews di rigettare per pochi voti un tentativo di avviare un’inchiesta sulla sua cattiva gestione della pandemia
La cosa incredibile è che ci sono dei poveracci di spirito, ma di sicuro non di censo, che considerano prova di fascismo criticare tutto questo. Chapeau per l’inarrivabile idiozia che rimarrà nella storia.
Illustrazione di copertina: Eva Bee