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Lascia o Raddoppia

Da una grande crisi economica dovuta ad un eccesso di debito, si può uscire solo in tre modi:

1) ripagandolo con la crescita economica

2) azzerando il debito con l’inflazione e poi l’iper inflazione

3) con una grande guerra

La storia dimostra che ogni precedente collasso economico finanziario ed ogni fine di un modello economico monetario è stato sempre accompagnato da un mix delle opzioni 2 e 3.

Ci troviamo adesso nella fase terminale del ciclo economico monetario iniziato nel luglio del 1944 con gli accordi di Bretton Woods; accordi economici svoltisi nella massima cordialità, tra banchieri centrali di rispettivi paesi che in quel momento stavano ancora scannandosi sotto le bombe, a guerra non finita. 

https://www.borsaitaliana.it/notizie/speciali/mercati-internazionali/accordi-bretton-woods-e-la-sua-fine.htm

Nella foto, i banchieri centrali Hjalmar Schacht e Montagu Norman che fanno affari d’oro, amorevolmente, mentre le due rispettive nazioni, Germania e Inghilterra si annichilivano a vicenda. Niente di meglio per una banca che finanziare la corsa agli armamenti e poi finanziare la ricostruzione di ciò che quelle armi hanno distrutto.

Nel 1944 inizia così il modello economico dollaro centrico, poi perfezionato nel 1971, con la totale abolizione della possibilità di convertire il dollaro in oro. 

Senza nessun tipo di ancoraggio ad un qualcosa di reale, il mondo inizia ad espandere una colossale bolla di debito. 

Tutto il mondo, per poter commerciare inizia ad aver bisogno di una sola merce di scambio: il dollaro americano.

Questo sistema economico può esistere soltanto finché nuovo debito viene creato perpetuamente per ripagare quello precedente. 

La Federal Reserve, monopolista dell’emissione di dollari, di cui tutti hanno bisogno per poter commerciare ed ottenere petrolio ed idrocarburi, diviene di fatto la più potente organizzazione mondiale. 

Il mondo intero si trova obbligato a procurarsi dollari. L’unico sistema per farlo è attraverso l’export o attraverso l’accensione di debito con la Federal Reserve e il cartello di banche private che ne detengono il controllo. 

Non è difficile concludere a questo punto che la Federal Reserve farà di tutto per non abbandonare mai questa posizione di assoluto prestigio e di totale dominio sul mondo intero…costi quel che costi!

L’unico problema che è di intralcio ad un tipo di dominio basato sul controllo monetario è dato dal fatto che il debito tende per sua natura a saturarsi, per via della regola matematica con cui si calcola l’interesse, ovvero, attraverso la funzione esponenziale. 

A distanze ben calcolabili, il debito raggiunge delle dimensioni non più sostenibili.

È quindi necessario trovare qualche scusa per crearne di nuovo, in maniera sempre maggiore. 

La Federal Reserve è un’azienda commerciale che vende un prodotto che si chiama dollaro. Ogni dollaro è debito (i soldi esistono solo dopo che una banca li crea indebitando qualcuno). Come ogni azienda commerciale, vuole vendere il suo prodotto, il dollaro, nella misura maggiore possibile.

Se non c’è richiesta di debito, bisogna crearla artificialmente attraverso la costruzione di crisi a tavolino. Ogni crisi creata deve essere sempre di dimensioni più grandi di quella precedente.

Le varie fasi di collasso dal 1944 ad oggi sono facilmente ricostruibili. Dalla crisi petrolifera del 1973 al black monday del 1987, dallo scoppio della bolla dot com alla crisi dei mutui subprime del 2008. Ogni crisi economica è stata sempre accompagnata da qualche azione militare. Più grande la crisi, maggiore il dispiegamento militare.

Lo scoppio della bolla dot com nel 2000 ha lanciato le campagne militari della lotta al terrorismo (sintetico) dopo l’attentato false flag dell’11 settembre al WTC. 

Lascia o raddoppia? Ovviamente, raddoppia!

Con l’espansione della spesa militare, il debito trova nuove, nuovissime opportunità di crescere e gonfiare, con grande gioia dei banchieri centrali che non possono permettersi mai di lasciare, ma solo di raddoppiare.

Ogni espansione monetaria corrisponde però all’iniezione di metadone euforizzante somministrato ad un organismo morto, che continua a sembrare vivo fino alla successiva dose, sempre più massiccia. La dose successiva arriverà nel 2008, con lo scoppio della bolla dei mutui subprime e la creazione monetaria più colossale mai tentata prima denominata Quantitative Easing, ovvero palate di soldi creati dal nulla.

Già nel 2007 si pensava a nuove guerre. Il Senatore McCain canticchiava bomb bomb Iran sulle note di Barbara Ann dei Beach Boys 

https://www.reuters.com/article/us-usa-iran-mccain-idUSN1929196820070419

e tutto il medio Oriente venne seppellito dalle bombe del noto premio Nobel per la pace che, come ben descritto nel libro di Webster Tarpley ” OBAMA THE POSTMODERN COUP” ha comunque sempre avuto come obiettivo finale la guerra con la Russia in quanto Obama è stato allievo della maggior eminenza grigia della storia moderna ovvero Zbigniew Brzezinski.

Dopo il 2008, l’esperimento monetario raggiunge un pompaggio inimmaginabile, ma non basta mai; nel settembre 2019, come racconto nella mia newsletter Il virus giusto al momento giusto, il meccanismo di pompa di denaro si inceppa nuovamente e richiede di essere fluidificato con l’autobotte di liquidità a comando, spruzzando dollari sulle banche essiccate con il getto di dollari ad alta pressione. Arriva quindi il VIRUS. La nuova emergenza globale che giustifica nuove spese e nuovi dollari con il motore a piena turbina. Quanti dollari? Trilioni, ovvero migliaia di miliardi.

Per avere una misura coerente della quantità di soldi che sono stati creati, basta pensare al fatto che il primo trilione di dollari di debito è bastato per 185 anni; adesso un trilione dura un mese! 

La crescita esponenziale del problema accorcia quindi anche i tempi di durata di ogni intervento di stampa e di creazione di dollari aggiuntiva e la necessità di rilanciare con interventi di magnitudine sempre maggiore. Non si può mai pensare di lasciare, ma solo raddoppiare.

La gente è terrorizzata dai virus e adesso, ancora di più dalle bombe, ma non capisce che la più grande minaccia per la sopravvivenza umana è la stampa monetaria senza fine che è alla base di questi trucchi e che la morte e la devastazione sono solo le conseguenze sul campo di un sistema economico marcio dalla sua stessa natura, perchè il vero colpevole è il debito che non si può e non si vuole fermare, come il NULLA della Storia Infinita, che divora tutto inesorabilmente.

Si va quindi in guerra, e il tamburo suonato dalle banche centrali accellera il ritmo di creazione di dollari con i quali si acquistano bombe e le si usano per distruggere. Negli USA è già stato approvato il primo piano da 200$ milioni per armi convenzionali, e ciò verrà intensificato con guerra cibernetica per l’attacco informatico delle infrastrutture digitali.

Niente di meglio di una bella guerra mondiale per avere l’occasione di continuare a pompare soldi. 

Finirà qui? No! Non finirà mai finchè il sistema economico rimarrà quello che è, ovvero un DEBT BASED MONETARY SYSTEM – UN SISTEMA MONETARIO SU BASE DEBITORIA, dove il monopolio dell’emissione del denaro appartiene al cartello delle banche.

Non solo la stampa di moneta non si fermerà, ma si dovranno cercare scuse sempre più gigantesche per correre dietro ad una crescita monetaria esponenziale inarrestabile.

Dopo la guerra, aspettiamoci le asteroidi, gli alieni, Godzilla e chissà quale altra assurda e diabolica macchinazione.

Andrea Cecchi

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Illustrazione di copertina:

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