
L’intelligenza asintomatica
A Reggio Emilia, finalmente un giudice ha bocciato i DPCM liberticidi ed insensati che anche i più devoti al totem-stato, forse, hanno capito non avere nulla a che fare con la salvaguardia della salute dei cittadini.
Ci auguriamo che sia solo l’inizio della fine di un regime sanitario che costituisce un pericoloso precedente ed un vulnus alla democrazia, perché, “per il nostro bene”, tutto potrebbe essere attuabile, una volta definito il concetto di bene, stravolgendolo ed adattandolo agli scopi di chi governa, che spesso sono guidati da lobbies e da interessi esterni.
“Per il nostro bene” sono state prese misure del tutto assurde e, peggio ancora, fatte rispettare spesso con sanzioni ingiuste da ottusi controllori e, alla fine, il “nostro bene” non c’è stato.
Non si capisce, infatti, come il “nostro bene” dovrebbe necessariamente essere conseguito attraverso la rovina economica ed il disprezzo dei più elementari diritti garantiti dalla Costituzione.
Non si può comprendere perché le cure domiciliari del Covid, che hanno salvato di fatto tantissime vite, siano state osteggiate nei protocolli ufficiali, con un’arroganza senza logica, in un arroccamento del potere che non può tollerare che il suo “prestigio” possa essere messo in discussione.
Ma quello che sconcerta, è la manipolazione delle masse e la loro riduzione a schiavitù senza nulla in cambio, a causa della sindrome di Stoccolma di cui molti sono inguaribilmente affetti.
Se dovessimo fare i tamponi ai cervelli, oggi, uscirebbero tanti casi di intelligenza asintomatica: e purtroppo il contagio è spaventoso.
Il vaccino? Solo quello del buon senso; ma chi non ce l’ha, non se lo può dare.
Illustrazione di copertina: Luc Melanson


