Attualità,  Politica,  Società,  Tecnologia

Lockdown climatici e Metaverso, qual è il futuro dell’umanità?

Mentre anche quest’anno, nonostante quasi il 90 per cento di vaccinati, si parli ancora di salvare il Natale e di nuove restrizioni in vista della stagione più fredda, a Nuova Delhi passano al livello successivo. A un nuovo tipo di restrizioni, con un nuovo movente, ma sempre di restrizioni parliamo. Nella capitale indiana si è deciso di chiudere le scuole per sette giorni ed è in programma un lockdown climatico per proteggere i cittadini dallo smog presente nell’aria. Se prima esisteva la percentuale di contagiati su cento abitanti e l’affollamento delle terapie intensive, ora in India la libertà della popolazione è subordinata agli indici di inquinamento presente nell’atmosfera. Quello che viene da chiedersi è: se una cosa del genere dovesse avvenire anche altrove i vari popoli l’accetterebbero come hanno accettato le numerose restrizioni anti-Covid?

Lontani dal fare complottismi, ma analizzando lo scenario attuale e futuro, sembra che i governanti in giro per il mondo ci stiano prendendo un po’ troppo gusto nell’applicazione di restrizioni che vadano a limitare la libertà delle persone. Tutto ciò, in riferimento alla misura di Nuova Delhi, quando i potenti non fanno granché per limitare lo sfruttamento della natura. L’unica soluzione pare quella di limitare la libertà delle persone, e qualche dubbio a qualcuno inizia a venire. Visto che la storia non si muove mai casualmente, ma c’è sempre qualcuno che cerca di manovrarla, è interessante capire verso quale tipo di mondo stiamo andando. Se pensiamo che una delle persone più influenti del pianeta, Mark Zuckerberg, abbia presentato da poco un suo nuovo progetto, il Metaverso, non c’è da stare troppo tranquilli. Secondo il fondatore di Facebook entro dieci anni miliardi di persone vivranno anche (o soprattutto) nel suo universo virtuale. Lì potremmo fare tutto, incontrare gli amici, lavorare, conoscere persone.

Un’estensione dei nuovi social network ma a realtà aumentata. Considerando il tempo che parte della popolazione passa oggi sui social, non sarebbe assurdo pensare che il nuovo universo di Mark Zuckerberg ci potrebbe risucchiare completamente. Quello che dobbiamo chiederci è: questo mondo è accettabile per noi? È accettabile vivere i luoghi di lavoro in realtà aumentata dalla nostra cameretta? Sono accettabili nuove restrizioni anche per la tematica del riscaldamento globale? È evidente che due anni fa se ci avessero detto che non saremmo potuti uscire di casa perché in aria c’è troppo smog li avremmo mandati a quel Paese. Oggi invece, dopo tutto quello che abbiamo passato, molti sarebbero disposti ad accettare ciò. Il modo di pensare delle persone è cambiato, la libertà non è più vista come un diritto inalienabile ma come una concessione da parte di chi governa. E tutto ciò è pericoloso, oggi perdiamo diritti per colpa di una pandemia, domani per l’emergenza climatica, e dopodomani per una possibile emergenza terroristica. In molti pensano che la storia vada avanti da sola, che il popolo comunque non possa opporsi veramente. Forse è vero, ma a chi non piace il mondo di Mark Zuckerberg tutto cameretta e occhiali speciali ha il diritto e il dovere di dire la sua. Anche solo per l’orgoglio di dire di averci provato.

Luca Crisci

L’Opinione Delle Libertà / Illustrazione di copertina: Yukai Du

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *