Per una nuova retorica
L’operazione grande reset ha una dimensione internazionale e certo non è stata decisa in Italia. E’ però indubbio che le classi dirigenti del paese vi abbiano messo del proprio. In particolare, l’abilità di rigirare la frittata e trarre vantaggio dai disastri da loro stesse provocati.
Angelo Del Boca, nel primo dei suoi straordinari libri sul colonialismo italiano, ricorda che dopo la sconfitta di Dogali del 1887, la quale fu determinata da un incredibile concorso di cialtronaggine, improvvisazione, presunzione, errori militari, e determinò la morte di 430 soldati italiani in terra africana, i responsabili di quella sciagurata avventura non fecero il mea culpa ritirandosi a vita privata, ma scatenarono una incredibile campagna di esaltazione patriottica.
Poetastri, politicanti, letterati in cerca di notorietà, persino vescovi e cardinali, che misero per un momento da parte il contenzioso con lo stato italiano, si abbandonarono alla più triviale retorica, esaltando l’eroismo del soldato italiano e reclamando una pronta vendetta contro i barbari africani, colpevoli, come in pochissimi fecero allora notare, di aver difeso la loro terra.
Oggi si fa strada l’ipotesi di dedicare una giornata della memoria alle vittime del covid. Di certo essa non servirà a meditare sulle ragioni per cui la mortalità in Italia è stata tra le più alte al mondo nel 2020: i tagli criminali alla sanità, gli errori nei protocolli medici, le intubazioni aggressive che a marzo hanno fatto strage, la chiusura di interi reperti, il collasso della medicina di base, l’abbandono al loro destino dei malati di cancro e dei cardiopatici.
La giornata della memoria non servirà nemmeno a riflettere sull’inutilità dei confinamenti, sulla crudeltà commessa nei confronti dei giovani, a cui è stata negata la scuola, sull’ignominia, di cui nessuno parla, commessa ai danni degli anziani nelle case di cura, che, con metodi degni dei nazisti, sono stati imprigionati negli istituti.
Non c’è da sperare che una giornata della memoria possa servire a questo. Sarà solo l’occasione per nuova retorica. Chi ha provocato il disastro non perderà l’occasione per celebrare se stesso come un salvatore.
Illustrazione di copertina: Pawel Kuczynski