Politica,  Società

Persuasi e contenti

La straordinaria campagna di persuasione su Covid e vaccini, ossessiva e martellante, rileva la strumentalizzazione che di questo problema si stanno facendo carico governi e apparato mediatico.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti come le libertà fondamentali vengano totalmente scardinate in nome di una emergenza che viene cavalcata per finalità non dichiarate dal potere esecutivo.
Il linguaggio della paura e della psicosi di massa riesce ad incidere sulla mente della maggior parte delle persone e convince queste sulla necessità di accettare quelle misure che in altro contesto sarebbe stato difficile da giustificare. D’altra parte questa non è una novità e l’avevano teorizzata già in passato i fiduciari del sistema e del potere finanziario, in Italia come in altri paesi.
In realtà il sistema neoliberista, elitista ed oligarchico dominante, da tempo aveva percepito il pericolo di non avere più il controllo totale delle informazioni per effetto della diffusione di internet e di fonti di controinformazione non controllate.. Il pericolo era la diffusione di movimenti definiti populisti e di rottura, che potevano sfuggire di mano e avrebbero rappresentato una presenza critica per l’establishment. Era quindi necessario dirottare l’attenzione dell’opinione pubblica adottando un cambiamento di parametro, indicando un nemico pubblico n. 1: ecco arrivato provvidenzialmente il Covid 19.
Lo aspettavano se lo sarebbero anche inventato se non fosse arrivato nel momento giusto. In questa fase della storia l’oligarchia di potere (a livello transnazionale) aveva necessità di una situazione di emergenza generalizzata (la pandemia) per creare una crociata di carattere sanitario informativo in cui il Covid è diventato il centro del problema ed attraverso il quale si è creato il falso schema con le false polemiche tra “no vax” e “si vax” in modo da dividere i fronti dell’opinione pubblica con l’abile trucco della manipolazione di massa.
Una trappola abilmente creata per sviare dai problemi reali e concreti della essenza del potere e delle reali centrali che gestiscono le decisioni in nome e per conto degli interessi che sono sempre dietro i governi e i personaggi politici che appaiono sul palcoscenico mediatico e pubblico.

La prima regola in questi casi è quella per cui la realtà non deve apparire, perchè sarebbe traumatica, ma occorre far trasparire la sua rappresentazione fittizia. Questa l’essenza della questione che, di fase in fase, viene scodellata al pubblico inconsapevole.
Le voci dissenzienti vengono isolate e ghettizzate con la tecnica dell’emarginazione e della ridicolizzazione in cui vengono relegati tutti coloro che non sono conformi alla narrazione dominante , quella trasmessa dalle reti televisive pubbliche, dai grandi giornali e dagli spettacoli di intrattenimento. In Italia le varie Lilli Gruber, Milena Gabanelli, Corrado Formigli, Bruno Vespa, Fabio Fazio e compagnia cantante, oltre ai soliti opinionisti e giornalisti dei grandi media, sono stati tutti mobilitati nella grande opera di convincimento strisciante, loro sono il “politicamente corretto” a cui attenersi, diffidare dalla fake news ma affidarsi sempre a loro, i guardiani della verità.

Il definitivo imprimatur sulla campagna viene stabilito in forma indelebile quando si esprime il concetto “lo dice la scienza” e nessuno, sia chiaro, può mettersi contro quanto viene enunciato dalla scienza ufficiale.
La scienza viene falsamente presentata come un qualche cosa di autonomo e indipendente dal potere, scollegata dagli interessi dei grandi conglomerati delle corporations aziendali, in contraddizione con la storia che ha dimostrato le tante deviazioni attuate in nome della scienza sull’uomo e sull’ambiente in nome del “progresso” ma creati invece per il profitto dei sistemi artificiali costruiti dall’industria e spesso con le sperimentazioni a carico dei più deboli. L’elenco sarebbe molto lungo.

In questa breve riflessione si prescinde dal discorso sulla validità o meno dei vaccini ma non si può non considerare che:
dall’inizio di questa crisi, c’è stato uno sforzo concertato in tutti i principali paesi industrializzati per negare l’accesso a trattamenti farmaceutici di comprovata efficacia in uno sforzo pianificato per vaccinare il maggior numero possibile di persone. Questo da solo dimostra l’esistenza di un’agenda incentrata non sulla salute ma sul favorire l’avvio di una vaccinazione di massa e di un conseguente controllo socio sanitario. Il controllo sociale di massa è la caratteristica saliente di tutto il processo in corso.

Inutile dire che questo cambio di parametro prevede il consolidamento di interessi enormi collegati alla svolta della crisi sanitaria e dei cambiamenti tecnologici (riconversione verde) che sono appena accennati nei programmi economici e finanziari che partono dalle centrali di Bruxelles e delle grandi corporations finanziarie, farmaceutiche e tecnolgiche.

Così accade che il sistema stia sottilmente passando da una forma di liberismo finanziario a un regime di tipo scientista tecnologico che non lascia spazio alle forme di attività scollegate dalle nuove realtà scientifiche del mondo distopico che si andrà affermando nel corso della grande trasformazione dei prossimi anni, quella che deve condurre le società italiana ed europea (e non solo) verso il transumanesimo, l’intelligenza artificiale, il dominio del digitale e del controllo sociale di massa.
Il tale prospettiva futura un fattore appare sempre più marginale e quasi superfluo: quello umano.
Iniziamo ad abituarci.

Luciano Lago

Illustrazione di copertina: Valeri Zarytovski

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