Se l’integralismo è al potere, la fine diventa possibile
Ultim’ora: il comando europeo degli Stati Uniti ha alzato il livello di guardia da possibile crisi a potenziale crisi imminente (il livello più alto) in risposta all’accumulo di forze russe al confine con l’Ucraina (NYT).
Nel frattempo, come vediamo nella foto, l’orologio simbolico Doomsday Clock scende per la prima volta nella storia sotto i due minuti.
Sapete qual è il punto che davvero discrimina l’incredulità o meno rispetto alla possibilità d’una Terza Guerra Mondiale?
Cominciamo col dire, ebbene, che si tratta del medesimo discrimine che divide coloro che credono o meno a una volontà, da parte delle èlite politico-economiche, di rendere il distanziamento sociale permanente.
Si tratta di una visione del potere che trascende l’analisi materialista in senso stretto.
Certo, possiamo anche discutere di come gli Stati Uniti cerchino, da anni, di venire militarmente a capo del problema della Mutua Distruzione Assicurata. E di come questo problema sia stato oggetto, difatti, di accese discussioni fra vertici russi e americani. E’ dunque davvero difficile pensare che, in tutti questi anni, non sia stata ideata un qualche tipo di soluzione, anche dai margini di successo molto incerti, per poter innescare l’escalation facendo sì che alla fine qualcosa rimanga comunque in piedi.
Eppure, il punto non è questo.
D’altro canto, sul versante della pandemia, possiamo dissertare a lungo sugli evidenti e palesi interessi economici che sono associati al suo perdurare e, soprattutto, sul fatto che effettivamente il distanziamento sociale permanente potrebbe essere una soluzione – tecnicamente efficace seppure anti-umana – per limitare i consumi e venire incontro ai problemi di sovrappopolazione.
Eppure anche stavolta, il punto non è questo.
Al di là della pur necessaria e imprescindibile analisi materialista, c’è un dato che riguarda la dimensione visionaria e messianica delle attuali élite. La maggioranza dell’opinione pubblica, pur dinanzi all’evidente radicalizzazione di tutti gli schieramenti politici, ancora è portata a leggere i sistemi capitalisti con le lenti del ventesimo secolo: ovvero li vede ancora come sistemi basati sulla mediazione, sul compromesso e sulla gradualità. Invece, tutta la documentazione della storia recente, ci mostra l’ingresso in politica di integralismi, di visioni escatologiche tanto a destra quanto a sinistra. E questo, in misura fortemente accentuata, proprio negli Stati Uniti.
Tutta la politica americana volge infatti all’azzeramento della razionalità umanistica e lo fa esaltando la razionalità tecnico-strumentale: l’idea di cancellare ogni forma culturale del passato a sinistra, l’idea di cancellare ogni forma di welfare a destra, fino all’idea di dissolvere le relazioni sociali per sempre oppure di scatenare una guerra nucleare scommettendo sul fatto che si possa evitare l’estinzione.
Chi ha la percezione del fanatismo integralista e messianico che oggi siede ai vertici del potere politico ed economico, è ovviamente preda di gigantesche preoccupazioni. A chi invece è scettico posso solo dire: prego, per noi e per i nostri figli, che le vostre minimizzazioni si rivelino alla fine fondate.
Illustrazione di copertina: Davide Bonazzi