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Smettete di mentire

Come sappiamo da qualche settimana, in base al Freedom of Information Act, 900 pagine di documenti sull’”allevamento” di coronavirus sono ora disponibili e sono come un indice puntato contro Antony Fauci e i suoi amici.

Si può dire che ogni giorno si scopre qualcosa di nuovo dentro questa miniera di informazioni che sbugiarda gli apprendisti stregoni i quali per coprire le loro tracce si sono trasformati in benefattori dell’umanità.

E tra le cose più interessanti venute fuori nei giorni scorsi c’è che il lavoro sperimentale chiave con topi umanizzati (cioè con recettori umani sulle cellule) è stato svolto grazie a sovvenzioni americane nel laboratorio del terzo livello di biosicurezza presso il Center for Animal Experiments dell’Università di Wuhan, e non presso il Wuhan Institute of Virology, come si pensava in precedenza. Ed è da lì che può essere sfuggito o può essere stato diffuso il coronavirus.

Altre parti della documentazione hanno spinto un biologo molecolare della Rutgers University, Richard Ebright, a credere che in quello stesso luogo sia stato creato anche il virus della sindrome respiratoria mediorientale (Mers) con tutte quello che ne può conseguire riguardo alla diffusione di malattia ben più pericolosa del covid e in generale alla scellerata politica di creare per vendere vaccini e farmaci.

Ad ogni modo quello che conta a questo punto è che gli Usa si trovano in una situazione imbarazzante: Joe Biden, che ora vorrebbe organizzare già a settembre un summit mondiale sulla pandemia per cercare in qualche modo di riparare alla perdita di credibilità degli Usa dopo l’abbandono di Kabul, aveva incaricato a maggio i servizi speciali statunitensi di occuparsi dell’origine del virus, ma il 27 agosto scorso aveva annunciato che l’indagine non aveva prodotto risultati, mentre nello stesso tempo e con totale mancanza di coerenza ha accusato la Cina di nascondere dati importanti. Ora si è scoperto che invece erano gli States a nascondere importanti informazioni sul covid: i documenti ricevuti da The Intercept dopo una lunga battaglia legale cambiano le prospettive e cambiano anche laboratorio.

Che senso avrebbe un ennesimo appello alla vaccinazione universale di un presidente Usa quando sono americani coloro che hanno creato il virus e a quel che si sa ne possono creare praticamente in serie?

Che senso ha quando tutti coloro che hanno fatto la battaglia per imporre i vaccini vietando persino cure sono riconducibili a potentati americani e a organismi come l’Oms che dipendono principalmente da questi?

E soprattutto che senso ha quando lo stesso Cdc americano ha riscritto le istruzioni per i vaccini mRna per il Covid?

Ora questi preparati non producono più immunità, ma semplicemente “stimolano la risposta immunitaria” lasciando al caso e al destino se ciò accada o meno e con quale intensità. E a guardare ciò che sta accadendo, la marea di ammalati vaccinati, sembra che tale stimolo sia non soltanto insufficiente, ma anche di breve durata e abbia comunque un effetto negativo sull’efficienza del sistema immunitario che così diventa più sensibile alle infezioni.

Ad ogni modo anche nella migliore delle ipotesi tutto questo certifica che i preparati ad mRna sono del tutto inutili a eradicare l’infezione e dunque renderli obbligatori è solo un atto dittatoriale privo di qualsiasi senso.

Forse la cura migliore sarebbe smettere di mentire. Cosa che purtroppo per certa gente significa smettere di respirare.

ilsimplicissimus / Illustrazione di copertina: Joey Guidone

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